Dopo due anni di silenzio Antonino Pulvirenti torna a parlare e lo fa in una lunga conferenza stampa, che si è tenuta ieri a Catania.
“Durante l’ultima conferenza stampa – esordisce Pulvirenti – avevo dichiarato che volevo vendere il Catania e che avrei fatto di tutto per tenerlo in vita. La prima non si è verificata, la seconda si. Sono stato in silenzio in questi due anni. Oggi sono qui perchè sentivo il bisogno di parlare. Giovedì scorso si è concluso in maniera positiva l’iter che portava il mio gruppo, la Finaria, alla ristrutturazione del debito, attraverso l’emissione di un bond, che è stato sottoscritto da investitori internazionali. Questo vuol dire che il gruppo c’è e può pensare ad un rilancio di tutte le sue attività, comprese quelle del Calcio Catania”.
Pulvirenti coglie l’occasione anche per chiedere scusa ai tifosi. E lo fa in riferimento alle dichiarazioni rilasciate a Sky, secondo cui il tentativo di comprare alcune partite del campionato di serie B sarebbe stato fatto su pressione della tifoseria. “Chiedo scusa alle persone che si sono giustamente offese, ho sbagliato. Non era il mio pensiero ma l’ho detto”.
“Spero un giorno di poter tornare a fare il presidente del Catania, in qualsiasi categoria. Subito dopo i Treni del gol, sono andato all’estero ho preso gran parte dei soldi che avevo e ho permesso al Catania di iscriversi. E’ stato l’inizio di un processo di riscatto. Dovevo lavorare per farlo restare in vita. Pian piano deve andare in serie B e poi in serie A, così potrò dire di essermi in parte riscattato. Questo ovviamente è il mio sogno, poi ci sono i fatti e i fatti dicono che siamo in serie B. Ci vorranno molti sacrifici”.
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