A Berlino i barboni fanno le guide turistiche

Di Alessandra Rosciglione

E’ proprio vero che a Berlino tutto può succedere. Passa il tempo ma non finisco mai di stupirmi.

Succede che in questa città, col più alto numero di senzatetto della Germania (tra 2000 e 4000), un ex clochard possa trasformarsi in guida turistica. Il progetto si chiama Querstadtein ed è stato premiato dalla Cancelleria federale in un concorso nazionale bandito per incentivare iniziative nell’ambito del sociale.

L’idea è semplice ed intelligente, forse per questo mi stupisce venendo da un Paese dove questo binomio sembra non interessare nessuno.

Grazie a questa Onlus di volontari gli ex senzatetto possono offrire dei tour alternativi (una quindicina in tutto) attraverso la città per mostrare i rifugi in cui erano soliti accamparsi per dormire, i posti dove trovare del cibo quando non si hanno soldi, i bagni dove lavarsi ecc. Girare per i quartieri e scoprirli da un’altra prospettiva, poter conversare alla pari con queste persone e provare a vedere con i loro occhi è qualcosa che permette al visitatore non solo di conoscere la città in modo diverso e unico, ma fare un’esperienza che ritengo altamente educativa.

Quello che più sorprende è la naturalezza con cui la cosa viene gestita. Non si tratta infatti di una visita voyeuristica per scovare i barboni nella loro intimità, piuttosto di una scambio di esperienze.

Le guide sono ex senzatetto ormai riscattati dalla società, che mettono a disposizione il loro sapere.

Nella capitale tedesca le infrastrutture a loro supporto sono eccezionali: letti, assistenza dentistica, giornali, docce, internet e ultimamente anche l’Università ha aperto dei corsi (di cucina, teatro, filosofia) per le persone senza fissa dimora.

Tutto ciò può avvenire solo in una città come Berlino senza pregiudizi, una città civile dove nessuno viene giudicato per come appare ma solo per quello che è, essendo scontato che tutti uomini hanno gli stessi diritti.

Berlino è un luogo dove si respira libertà e civiltà.