Bellusci, dal muro difensivo alle pareti di casa: ‘La passione non va in vacanza’

Catania calcio

Trentadue presenze nel campionato appena concluso, ben undici in più delle 21 gare giocate nell’arco delle due precedenti stagioni in maglia rossazzurra in A: per Giuseppe Bellusci, è stata l’annata d…

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di redazione

Calcio Catania: Trentadue presenze nel campionato appena concluso, ben undici in più delle 21 gare giocate nell’arco delle due precedenti stagioni in maglia rossazzurra in A: per Giuseppe Bellusci, è stata l’annata della continuità. A 22 anni, “Bellu” è un giocatore già temprato da esperienze importanti sul piano sportivo, accumulate nell’Under 21 azzurra e nella massima serie, e professionale in senso più ampio, avendo già superato con caparbietà difficoltà non indifferenti come l’infortunio che lo ha costretto ai box nella seconda parte del 2010-11. La sua proverbiale esuberanza, atletica ed agonistica, è stata valorizzata da un atteggiamento di crescente responsabilità, evidente anche nelle dichiarazioni rilasciate in esclusiva a calciocatania.it: “Crescente responsabilità? Vero, adesso ad esempio sto imbiancando le pareti di casa e non posso permettermi il lusso di sbagliare, proprio come in campo – scherza il difensore rossazzurro – Si è appena chiusa una stagione importante per il Catania, prima di tutto, e per la mia carriera: sono felice ed orgoglioso di aver giocato tanto. Alla mia età ed in un contesto in cui non sempre i giovani italiani trovano spazio a certi livelli, infatti, ritengo di aver avuto un’ottima occasione e di averla sfruttata bene. Un andamento normale e positivo, senza strafare: è la strada giusta. Ho avuto conferme importanti anche sul piano atletico, il problema alla schiena è ormai cancellato da dieci mesi”. Riviviamo il campionato: per la squadra dell’Elefante, miglior piazzamento dal ritorno nell’Olimpo del calcio ad oggi e tanti record, su tutti quello del maggior numero di punti in Serie A Tim. Scopriamo insieme il margine di miglioramento? “Il giudizio complessivo è positivo, come sempre quando si centra l’obiettivo principale e fondamentale, la permanenza nella categoria. Nelle ultime dieci partite avremmo potuto fare qualcosa in più, è vero, ma una volta salvi e comunque lontani dall’Europa non siamo riusciti a farci guidare dagli stessi stimoli. Ecco, il salto di qualità che ci attende è proprio questo e non riguarda l’aspetto tecnico, a mio avviso, quanto piuttosto la nostra capacità di esprimere sempre il meglio, senza pause”. Onestà e misura, nelle parole dello “Spaventapasseri”, così ribattezzato perché allontana i corvi dalla nostra area di rigore. Quali sono state le gare-simbolo del 2011/12? “La più bella a livello collettivo, quella che ha espresso al meglio le nostre potenzialità ed il nostro carattere, è Catania-Napoli 2-1: subito sotto di un gol contro un avversario fortissimo, non ci siamo smarriti ed abbiamo costruito la vittoria con intelligenza e qualità, in crescendo. Siamo stati impeccabili per carattere e prestazione tecnico-tattica, in quella partita, abbiamo interpretato la gara proprio come una grande squadra. Catania-Palermo 2-0, invece, è stata la migliore a livello personale”. Ritieni di aver imparato qualcosa in particolare, quest’anno? “Credo di essere migliorato sul piano della gestione del temperamento e dell’aggressività: 7 ammonizioni in 32 incontri non sono poi tante, per un difensore centrale. Mi fa piacere pensare di poter ispirare fiducia, visto che la mia ambizione è quella di crescere ancora ed essere un punto fermo del Catania del futuro”. Il Catania del futuro, un tema centrale del breve e significativo messaggio alla squadra del Presidente, in occasione della cena di fine stagione: “Non hai scritto della nostra reazione – entra in tackle Bellusci – Dopo quel discorso, tutti insieme abbiamo tributato al Presidente un grande applauso, perché siamo orgogliosi di una società così solida e seria, del suo progetto e di ciò che sa garantire e trasmettere alla squadra. Anche noi vogliamo essere più forti ed ambiziosi”. A pochi passi da te, adesso, rimbalza un pallone: come reagisci, lo ignori perché sei in vacanza? “No, lo recupero in scivolata e lo rilancio: gioco con passione e la passione non va mai in vacanza. Lo slancio dei tifosi è un grande stimolo: permettetemi di ringraziare i catanesi per il sostegno che ci è stato dato durante le partite e negli allenamenti a porte aperte. A volte, un incoraggiamento al momento giusto vale davvero tanto. Vi lascio: devo scartavetrare le pareti”. Occuparsi del muro difensivo rossazzurro è più divertente, buone vacanze “Bellu”.