Arresti a Brancaccio, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Arresti a Brancaccio. La Polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di detenzione e produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti Lo Nardo Maria Gaetana 36enne, Marino Vincenzo 23enne, Ingrassia Gaetano 29enne e Testa Emanuela 40enne, tutti palermitani del quartiere Sperone.

A procedere agli arresti gli Agenti del “Commissariato di P.S. Brancaccio” i quali, nel corso di un ordinario controllo domiciliare all’interno di uno stabile dello Sperone, in passaggio Giuffrida, sono stati attirati da un forte odore acre, incontrovertibilmente riconducibile a quello tipicamente emesso dalle sostanze stupefacenti, provenire da un appartamento di quello stabile.

A rafforzare ulteriormente i loro sospetti anche l’attegiamento guardingo e precipitoso al tempo stesso di una donna, poi identificata per Testa Emanuela che, all’esterno dell’immobile, alla vista degli operatori di Polizia, ha tentato di disfarsi in maniera fulminea di alcuni involucri. Tale condotta non è però passata inosservata agli occhi degli agenti che, dopo avere bloccato la donna, hanno recuperato gli involucri e li hanno ispezionati: al loro interno sono state rinvenute complessivamente 38 dosi già tagliate e confezionate di sostanza stupefacente (Crack).

Arresti a Brancaccio, perquisizione con l’ausilio del cane poliziotto “antidroga” Asko

Gli agenti, quindi, sulla scorta di tali sospetti, hanno ritenuto opportuno richiedere sul posto l’ausilio dei colleghi del Nucleo Cinofili della Questura: insieme al cane poliziotto “antidroga” Asko ed alla presenza degli altri tre individui, sorpresi all’interno dell’abitazione all’atto dell’irruzione, hanno così condotto un’accurata perquisizione dell’appartamento che ha portato ad esiti sorprendenti. Ciò che i malviventi avevano pensato di sottrarre alla vista non ha fermato, infatti, il formidabile fiuto di “Asko”. Il cane poliziotto ha segnalato la presenza di numerose dosi di stupefacenti, già confezionate e non, disseminate praticamente in ogni ambiente dell’appartamento, sia in posti facilmente accessibili (tra gli utensili della cucina ed all’interno di un mobile del soggiorno) che in altri, addirittura murati (intercapedine del bagno).

Da analisi di laboratorio su quanto rinvenuto e sequestrato nell’appartamento, è risultato che si trattasse di Marijuana ( gr.400 di cui gr.50 suddivisa in dosi già confezionate) e Hashish (totale kg.1,7 suddivisi in 15 panetti).

Oltre alle sostanze stupefacenti,  all’interno di un mobile sono state rinvenute banconote di diverso taglio che, contestualmente, sono state poste sotto sequestro in quanto ritenute provento dell’attività di spaccio.