PALERMO – “Alla Crias vi sono 87 dipendenti, e ben 55 di loro hanno ottenuto una qualifica dirigenziale o ‘assimilata’: insomma, un ente con il 65% del personale con un trattamento superiore. Il governo intervenga per verificare se vi sono state violazioni di legge e per accertare eventuali danni erariali”. Lo dice Mario Alloro, parlamentare regionale del PD, che ha presentato una risoluzione in commissione Attività produttive all’Ars.
“Su 87 dipendenti – spiega Alloro – 13 sono ‘funzionari’ e 21 ‘quadri super’ (figure entrambe equiparabili ai dirigenti della Regione siciliana), ai quali si aggiungono 19 ‘capo ufficio’, oltre alle due figure di vertice: ‘direttore centrale’ e ‘direttore generale’. Alcune di queste promozioni sono quasi ‘miracolose’: c’è chi è passato da ‘impiegato’ a ‘dirigente’. Naturalmente allo scatto di qualifica corrispondono benefit e adeguamenti economici allo stipendio. Il tutto in aperta violazione al divieto imposto dalla giunta regionale ad enti pubblici sottoposti a vigilanza e/o controllo, di effettuare promozioni di personale”.
“Siamo di fronte ad atti che non sono stati approvati dall’assessorato Attività produttive, oltretutto gli stessi ispettori inviati dall’assessorato hanno accertato l’irregolarità delle procedure. Nonostante ciò – conclude Alloro – la Crias non ha revocato gli atti, e il personale ‘promosso’ resta saldamento ancorato ai propri posti”.
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