Agrigento, Il sindaco di Agrigento sulle nuove società di gestione dei rifiuti

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A proposito del prossimo avvio delle società di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti (SRR), il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, dichiara:

‘La Regione Siciliana sta affondando…

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di redazione

A proposito del prossimo avvio delle società di regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti (SRR), il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, dichiara:

‘La Regione Siciliana sta affondando sotto il peso nefasto e clientelare degli ATO idrici e dei rifiuti.Da anni ho cercato, con altri sindaci, di convincere i responsabili del governo dell’Isola e le stesse forze politiche che bisognava chiudere l’esperienza di questi carrozzoni mangiasoldi per ridare il servizio idrico e quello dei rifiuti ai comuni o a libere aggregazioni di comuni che la Regione avrebbe potuto favorire con idonee incentivazioni.Purtroppo non siamo stati ascoltati. Anzi la Regione, con la legge n. 9 dell’8 aprile 2010, finora inapplicata, ha sì abolito gli ATO rifiuti che non sono mai stati funzionali, ma, invece di ridare il servizio ai comuni, ha pensato ad altri organismi più complicati degli ATO stessi, tant’è che, dopo oltre due anni, la stessa Regione non è stata in grado di applicare la sua legge.Oggi, però, il Governo siciliano, svegliandosi dal lungo letargo, ritiene di costituire in Sicilia, entro trenta giorni, questi nuovi carrozzoni: le SRR, le società di regolamentazione del servizio di gestione rifiuti.Così la Sicilia fa registrare una situazione caotica e confusionaria che, in tema di rifiuti, rischia, come avvenuto in Campania, di restare sepolta da cumuli di immondizia, mentre, nel caso degli ATO idrici, avendo disatteso l’esito del referendum popolare sulla pubblicizzazione dell’acqua, determina sempre più alti costi a carico dei cittadini senza una corrispondente efficienza nell’erogazione del servizio.L’ATO idrico di Agrigento, ad esempio, attivo ormai da oltre quattro anni, non riesce a risolvere il problema dell’inquinamento del mare di San Leone e non è capace di spendere le ingenti somme stanziate per definire radicalmente il sistema della depurazione ed il rifacimento della rete idrica cittadina del capoluogo.Chiedo pertanto alla Regione che, con un sussulto di orgoglio, prima dell’imminente avvio della fase elettorale, riesca ad affrontare radicalmente tali tematiche ridando il servizio idrico e quello dei rifiuti ai comuni.’14 luglio 2012