“I consorzi di bonifica in Sicilia bisogna riformarli e metterli in condizione di operare o trovare strutture e soluzioni alternative. Non si può concepire che non arrivi acqua ai nostri campi, in una terra come la nostra con un’agricoltura a cui manca l’acqua, bene essenziale per coltivazioni e produzioni. Abbiamo un patrimonio che dobbiamo mettere a regime con l’acqua”. Lo dice il presidente Renato Schifani che ieri ha incontrato Graziano Scardino, presidente Cia Sicilia, il direttore Salvatore Maimone, Camillo Pugliesi, presidente Cia Sicilia Occidentale e Luca Basset, direttore Cia Sicilia Occidentale.
“Sono stati toccati temi – aggiunge – che già avevo avuto modo di registrare nel corso di precedenti incontri”. Nel corso della discussione è anche emerso il tema delle dighe.
“Ci troviamo in una situazione paradossale e assurda a cui intendo mettere mano – spiega il candidato presidente della Regione Siciliana della coalizione di centrodestra -. Dighe che potrebbero fruire di fondi europei, che non arrivano perché non sono state collaudate e non essendo collaudate spesso si è costretti a sversare, e quindi sprecare, acqua inutilmente. Occorre dare una svolta con il coraggio di decidere e sbloccare un sistema assurdo della inutilizzabilità delle dighe e anche della loro pericolosità”, conclude.
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