A Piana degli Albanesi nascerà il museo del cannolo

A Piana degli Albanesi nascerà il Museo del cannolo e dei prodotti tipici del Gal Terre Normanne. Sarà realizzato a Palazzo Manzone, nel centro storico del comune arbëreshe in provincia di Palermo, edifico del XVII secolo che per l’occasione verrà riqualificato e messo in sicurezza sia al primo piano che in alcuni ambienti del piano terra.

Progetto finanziato dal Gal Terre Normanne

Il progetto – finanziato con 1.197.343,60 euro nell’ambito degli interventi di sostegno all’attuazione delle misure del PSR Sicilia 2014/2020 e in coerenza con le finalità del PAL Vivere Mediterraneo del Gal Terre Normanne – si svilupperà attraverso un percorso espositivo multimediale di valorizzazione dei prodotti tipici dei territori delle Terre Normanne a partire dal dolce simbolo della pasticceria siciliana, il cannolo di Piana degli Albanesi, anche con attività promozionali che favoriscano la conoscenza delle eccellenze gastronomiche locali ed il riconoscimento della rete di produttori ad esse connesse.

Auditorium per eventi e sale per esposizioni

Saranno realizzati un auditorium con schermi, video proiettori e impianto audio per l’organizzazione di eventi legati alla promozione dei prodotti tipici locali, e un’area ristoro/caffetteria per le degustazioni. Saranno inoltre allestite sale per esposizioni permanenti e temporanee, oltre a percorsi ludici ed interattivi per coinvolgere e sensibilizzare i piccoli visitatori e le famiglie sui temi dell’agroalimentare. Sarà infine prodotto materiale informativo cartaceo e un sito internet per garantire la maggiore visibilità del museo e delle attività.

Sciarabba e Rossi: “Valorizzare i prodotti locali”

“La realizzazione del Museo del cannolo e dei prodotti tipici del Gal Terre Normanne – dicono Giuseppe Sciarabba e Francesco Rossi, rispettivamente direttore amministrativo e tecnico del Gruppo di azione locale con sede a Santa Cristina Gela – avrà dei risvolti rilevanti sul piano economico e sul potenziamento delle filiere agroalimentari locali. I visitatori, oltre ad apprendere i valori gustativi, olfattivi, nutrizionali, storici e culturali dei prodotti tipici, saranno incentivati a cercarli sul mercato per acquistarli e consumarli nella vita di tutti i giorni, determinando quindi un incremento di commercializzazione”. 

Marco Vaccarella