Almaviva Contact, domani ore 9.30 sit-in unitario sotto palazzo d’Orleans

Destino lavoratori Almaviva e vertenza SKY

Domani ore 9,30 sit-in di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni davanti all’Ars per chiedere risposte immediate e atti concreti sulla vertenza degli ex Almaviva Contact.

La manifestazione coinvolge gli oltre 484 lavoratrici e lavoratori residenti a Palermo e Catania licenziati il 31 luglio scorso con l’uscita di scena unilaterale dell’azienda dal panorama regionale.

“Chiediamo che la Regione si attivi per i due progetti di ricollocazione stabiliti, il servizio 116117 di pubblica utilità in ambito sanitario e il percorso di digitalizzazione, ancora in fase istruttoria, stanziando le coperture economiche necessarie. L’obiettivo è garantire almeno un Natale più sereno ai lavoratori e una speranza reale per il futuro di centinaia di famiglie – dichiarano il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio e Giancarlo Mancuso, in rappresentanza dei lavoratori – Dal giorno in cui sono stati licenziati ad oggi nulla è cambiato. Si sono avute interlocuzioni con le istituzioni regionali, molti intenti, molte date annunciate ma nulla si è concretizzato. La svolta doveva esserci il 9 dicembre: per quel giorno era prevista una convocazione presso la presidenza della Regione che non si è mai svolta. Per oltre 400 famiglie oggi regna l’incertezza assoluta, la precarietà e un profondo senso di abbandono da parte delle istituzioni”.

A questa grave situazione si aggiunge un’ulteriore beffa: il calcolo errato dell’indennità Naspi.
“Le informazioni trasmesse dall’azienda all’Inps risultano inesatte, determinando accrediti mensili irrisori, da 180, 200 euro, somme che non consentono nemmeno di far fronte alle spese essenziali, come l’acquisto di beni alimentari – aggiungono Maggio e Mancuso – Una condizione ormai insostenibile. È urgente individuare una soluzione che restituisca dignità e prospettiva a lavoratori che per anni hanno dedicato la propria vita professionale all’azienda e che, durante l’emergenza Covid-19, hanno gestito migliaia di chiamate offrendo supporto, informazioni e assistenza attraverso il numero di utilità pubblica nazionale 1500”.

Nella nota unitaria per il sit-in, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni rivendicano “la copertura economica, le risorse finanziarie strettamente necessarie alla sostenibilità dei progetti previsti in questi mesi, una programmazione certa della fase realizzativa, con l’uscita dallo stato di disoccupazione dell’intero bacino dei lavoratori oggi abbandonati in uno stato di indigenza, generato da una erogazione dell’assegno Naspi con importi errati distanti da qualsiasi forma di sussistenza sociale”.

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