La Bohème di Puccini: un incanto che si rinnova a ogni ascolto, teatro sold out

Un grande successo ha accolto la ripresa de La Bohème di Giacomo Puccini, secondo appuntamento della stagione lirica del Teatro Massimo di Palermo. L’opera, in scena da ieri sera ha conquistato il pubblico registrando il tutto esaurito e incassando un’autentica ovazione finale con dieci minuti di applausi. L’allestimento, tra i più amati e riusciti della Fondazione, ha replicato il suo intramontabile fascino grazie all’intensa direzione musicale del Maestro Carlo Montanaro sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo e all’efficace regia di Mario Pontiggia. La produzione, con le scene di Antonella Conte, i costumi di Francesco Zito e le luci di Bruno Ciulli ha riportato in vita con grande suggestione la Parigi di fine Ottocento.

Grandi applausi sono stati tributati al cast, a partire dal tenore Arturo Chacón-Cruz, in scena nonostante un’indisposizione, che ha strappato il primo applauso del pubblico a scena aperta, e per le bravissime e fascinose interpreti di Mimì e Musetta, i soprani Anastasia Bartoli e Hasmik Torosyan, e per gli altri interpreti: Giulio Mastrototaro (Marcello), George Andguladze (Colline), Diego Savini (Schaunard). Un’ovazione ha premiato il Coro e il delizioso Coro di voci bianche del Teatro Massimo diretti dal Maestro Salvatore Punturo, al termine del travolgente e colorato secondo atto al Café Momus. Hasmik Torosyan e Jessica Nuccio, nelle repliche, si alterneranno e interpreteranno entrambe le complesse figure femminili dell’opera: Mimì e Musetta, insieme a Francesca Benitez (Musetta). Mentre Rodolfo sarà José Simerilla Romero, Marcello sarà interpretato dal baritono Francesco Vultaggio; Daniele Muratori Caputo è Schaunard.

La poesia della partitura pucciniana, con la sua carica emotiva, continua a emozionare, divertire e commuovere, confermando la forza senza tempo de La Bohème e dei suoi temi: la fragilità e fugacità della giovinezza, il contrasto tra le aspirazioni e la realtà, la forza dell’amore, rimangono temi centrali e universali.

L’opera rimarrà in scena in Sala Grande fino al 23 dicembre con il seguente calendario: Martedì 16 dicembre ore 18:30 (Turno Scuole); Mercoledì 17 dicembre, ore 18:30 (Turno C); Giovedì 18 dicembre, ore 20:00 (Turno F); Venerdì 19 dicembre, ore 18:30 (Turno B); Sabato 20 dicembre ore 18:30 (Turno Opera); Domenica 21 dicembre, ore 17:30 (Turno D); Martedì 23 dicembre, ore 18:30 (Fuori abbonamento).

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