In Sicilia, a Palermo nella fattispecie, il due novembre non si celebra la Commemorazione dei Defunti, è proprio la festa dei morti. Fin dalla più tenera età , ho sempre immaginato che la notte del 2 Novembre si aggirasse per casa mia tutta la dinastia di defunti con regali da lasciarmi sul tavolo del soggiorno.
“Ariannina, vai a dormire, che stanotte vengono i morti a lasciarti i regalini”
“Mammina, non li voglio i regali dei parenti zombie, non li voglio non li voglio non li vo-glio”
Non volevo crederci, ma tutto intorno a me era una congiura, anche al panificio sotto casa dove c’è ben affissa -ancor oggi mi è tornato in mente- una locandina rudimentale con su scritto ” All’interno troverete il biscotto dei morti”…. Come resistere al tetù? Fatto a posta con le manine della prozia Agata morta nel ’38?
Poi, non chiedetevi, però, il perchè dell’infanzia difficile di molti siciliani….

cara Arianna io sono siciliano di Palermo ho avuto un’infanzia discreta vista la condizione economica della mia famiglia. Mi ricordo che quando arrivava il 2 Novembre per noi era una festa poichè pensavamo che i nonni gli zii e tutti i parenti morti ci portavano dei regali e quindi quella tradizione ce li faceva ricordare anche se solo per i giocattoli e i dolcini che al mattino si trovavano sul tavolo. forse è meglio adesso che c’è “HALLOWEEN ” Penso proprio di no meglio crescere con l’illusione che lassù c’è qualcuno che ti pensa che travestrirsi da zoombi
Carissimo Giuseppe, io adoro la Sicilia con tutte le sue tradizioni. Sono pienamente d’accordo con lei.
Saluti
Grazie a questa festa da piccolo sentivo i miei nonni più vicini a me, sentivo che portando i i regali loro erano con me sempre ad osservarmi e proteggermi , nonni mai conosciuti o per poco tempo avuti, è una delle feste più belle che ci sia, forse quella che veramente ha un senso molto profondo e pensato, di certo meglio questa festa che il natale