Questa settimana al cinema potremo assistere a enormi paradossi temporali, seri problemi affettivi, cacce rocambolesche al presunto rampollo, ricostruzioni inquietanti e lugubri, nozze con messinscena. In ogni caso, diversi guai da risolvere per tutti i personaggi.
Arriva con un po’ di ritardo Quel che sapeva Maisie, che David Siegel e Scott McGehee hanno girato ispirandosi all’omonimo romanzo di Henry James, trasposto in epoca moderna. La piccola protagonista (Onata Aprile) subisce le conseguenze della separazione dei genitori, una rocker (Julianne Moore), riconiugatasi con un barista più giovane di lei (Alexander Skarsgård), e un mercante d’arte (Steve Coogan), convolato con l’ex-tata della bambina (Joanna Vanderham). Incredibilmente, la ragazzina si trova meglio proprio con i compagni dei suoi, gli “acquisiti”.
Robert De Niro, Diane Keaton, Susan Sarandon, Robin Williams, Amanda Seyfried, Katherine Heigl, Ben Barnes, Topher Grace compongono il super-cast della commedia di Justin Zackham Big Wedding. Con un figlio adottivo in procinto di sposarsi e la sua religiosa e bigotta madre biologica volata dalla Colombia per assistere alla cerimonia, due attempati divorziati sono costretti a fingere, tra difficoltà oggettive e scaramucce varie, che la loro unione è ancora solida e immacolata. Oltretutto, lui adesso vive con quella che un tempo era la migliore amica della moglie…
Le origini del male è un horror prevalentemente spiritico di John Pogue interpretato, fra gli altri, da Jared Harris, Sam Claflin e Olivia Cooke. Alla scoperta degli sconvolgenti risultati di un esperimento condotto da un gruppo di giovani ricercatori di Oxford nel 1974. Fanno fede le loro riprese.
Hideki Takeuchi dirige il curioso Thermæ Romæ. Un architetto della Roma antica, Lucius (Hiroshi Abe), per uno strano fenomeno ultra-dimensionale finisce nel Giappone odierno. Qui apprende con interesse il funzionamento di tante tecnologie, soprattutto idrauliche, a lui sconosciute. E utili, al suo ritorno…
In Celebrity Movie di Emilio Ferrari s’immagina che un attore famoso si fissi sull’idea di essere il padre di un cantante altrettanto noto. Così si organizza, coinvolgendo parecchi colleghi divi, per rapirlo. Parata di sosia davanti alla macchina da presa, da Dave Burleigh a Joey Sagal, da Philip Reed Thompson a John Di Domenico.