ULTIM’ORA, “Nel mondo non ci sono 8 miliardi di persone: almeno 9,5 milioni non sono ‘veri umani’ | Gli scienziati spagnoli lanciano ‘l’allarme’

Un nuovo studio potrebbe stravolgere il modo di pensare di molti.
Un recente studio condotto dall’Università di Barcellona ha rivelato che nel mondo esistono circa 9,5 milioni di individui che presentano una somiglianza quasi perfetta con un’altra persona, pur non avendo legami di parentela.
È importante chiarire che questi individui sono comunque persone distinte e separate: il termine “non veri umani” non implica nulla di inquietante, ma fa riferimento esclusivamente al fenomeno della somiglianza genetica.
I ricercatori hanno analizzato 32 coppie di persone provenienti da paesi diversi, accomunate da una somiglianza impressionante. Per misurare il grado di somiglianza in modo scientifico, sono stati impiegati algoritmi avanzati di riconoscimento facciale.
Sorprendentemente, 16 di queste coppie condividevano non solo tratti estetici simili, ma anche specifiche sequenze genetiche.
Genetica e comportamento: oltre l’aspetto fisico
Lo studio ha mostrato che i sosia non condividono solo caratteristiche fisiche, ma spesso anche tratti comportamentali e abitudini di vita simili. Questo suggerisce che alcune predisposizioni genetiche possano influenzare non solo l’aspetto esteriore, ma anche il modo in cui una persona pensa e si comporta.
Gli esperti ritengono che questo fenomeno possa dipendere da una distribuzione casuale del patrimonio genetico a livello globale, che porta alcune persone a somigliarsi in maniera straordinaria, anche senza alcuna connessione familiare. Questa scoperta apre nuovi interrogativi sulle influenze genetiche e ambientali nel determinare la personalità e le inclinazioni individuali.

Un fenomeno naturale e privo di implicazioni allarmanti
Sebbene la notizia possa sembrare sorprendente, i ricercatori sottolineano che il fenomeno dei sosia è del tutto naturale e non ha nulla di misterioso. La presenza di 9,5 milioni di individui somiglianti non significa che vi siano persone “non reali”, ma semplicemente che la genetica umana può produrre somiglianze casuali anche in individui senza legami di sangue.
Questa ricerca potrebbe avere implicazioni interessanti per la genetica, la biologia evolutiva e persino per le indagini forensi, migliorando le tecniche di identificazione basate sul DNA e sul riconoscimento facciale. Gli studiosi continueranno a esplorare il fenomeno per comprendere meglio il legame tra geni e tratti somatici.