Ultim’ora: congelata la busta paga di maggio se hai superato i 35 anni | Per il Governo sei considerato una chiavica

Questo nuovo provvedimento potrebbe nuocere a diversi cittadini.
In Italia, la busta paga è il documento che ogni mese il datore di lavoro consegna al dipendente per attestare la retribuzione percepita. Essa è suddivisa in tre sezioni principali: intestazione (con i dati del lavoratore e dell’azienda), parte centrale (con le voci retributive) e parte finale (con le trattenute e il netto da pagare).
Il calcolo della retribuzione parte dallo stipendio lordo, ovvero l’importo concordato nel contratto collettivo nazionale. A questo si aggiungono eventuali straordinari, indennità, bonus o premi, e si sottraggono i contributi previdenziali e le ritenute fiscali.
Le trattenute principali sono due: i contributi previdenziali, che servono a finanziare pensioni e assistenza sanitaria, e l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, calcolata in base a scaglioni. Possono esserci anche trattenute per addizionali regionali o comunali.
Alla fine, ciò che il lavoratore riceve è lo stipendio netto, cioè quanto effettivamente accreditato in banca. La busta paga è quindi un documento fondamentale per comprendere i propri diritti, il proprio inquadramento contrattuale e le trattenute applicate.
Bonus giovani
Con la firma dei decreti attuativi da parte dei ministeri del Lavoro e dell’Economia, è stato confermato il bonus assunzioni per gli under 35. L’incentivo, previsto dal decreto Coesione (legge 95/2024), consiste in uno sgravio contributivo per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani mai occupati con contratti stabili. L’obiettivo è promuovere l’occupazione giovanile duratura su tutto il territorio nazionale, con agevolazioni maggiori nel Mezzogiorno.
Il contributo può arrivare fino a 500 euro mensili per 24 mesi, oppure fino a 650 euro per le aziende con sede nelle regioni agevolate. La misura si rivolge esclusivamente ai datori di lavoro privati e non si applica a contratti domestici o di apprendistato. È invece compatibile con la maxi deduzione del 120% sulle nuove assunzioni.

Requisiti e accesso al beneficio
Le imprese devono rispettare alcuni vincoli per accedere al bonus: non aver effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti, né nei sei successivi, e garantire un reale incremento dell’occupazione. Il lavoratore deve avere meno di 35 anni al momento dell’assunzione.
Le domande, gestite da Inps e portali regionali, saranno possibili una volta pubblicati i decreti in Gazzetta Ufficiale. Il bonus è attivo fino al 31 dicembre 2025, ma i fondi sono limitati: per questo sarà fondamentale inviare la richiesta il prima possibile.