PALERMO – Finisce davanti alla Corte costituzionale il caso dei giornalisti dell’ufficio stampa della Regione siciliana licenziati dal presidente Rosario Crocetta poco dopo il suo insediamento nel novembre scorso. Il giudice Paola Marino, del Tribunale di Palermo, ha sospeso il procedimento avviato su ricorso dei due professionisti più anziani, Gregorio Arena e Giancarlo Felice, e ha rimesso gli atti alla Consulta per un giudizio di legittimità costituzionale sulla legge che ne aveva regolato l’assunzione. Lo hanno reso noto gli stessi Arena e Felice nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’avvocato Gaetano Armao, ex assessore regionale, che ha curato il ricorso dei due giornalisti, e il segretario regionale dell’Assostampa, Roberto Ginex. “La nostra vittoria e’ solo rinviata, la Regione ha comunque perso” ha detto Arena. Superano gli 800 mila euro per Arena e i 250 mila per Felice le somme ipotizzate dalla difesa a titolo di risarcimento del danno nel peggiore dei casi, quello in cui la legge di riferimento per l’assunzione dei giornalisti fosse ritenuta incostituzionale.
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