UFFICIALE: Sicilia-Calabria unite, nasce la regione unica | Sarà questo il vero Ponte sullo Stretto

Calabria Sicilia
Calabria Sicilia – sicilianews24.it

Le due regioni non sono mai state così unite.

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha recentemente compiuto passi significativi verso la realizzazione. Il governo italiano ha stanziato 13,5 miliardi di euro per l’opera, con l’avvio dei cantieri previsto entro la fine dell’estate 2025. L’obiettivo è completare la costruzione entro il 2032, creando un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il ponte, progettato come il più lungo ponte sospeso al mondo, avrà una campata centrale di 3.300 metri e sarà in grado di ospitare sia il traffico stradale che ferroviario.

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha sottolineato l’importanza di integrare il ponte con il potenziamento delle infrastrutture esistenti, come l’alta velocità ferroviaria tra Roma e Reggio Calabria e tra Palermo e Messina. Secondo Salvini, il ponte da solo non risolverà i problemi di mobilità se non accompagnato da un miglioramento complessivo del sistema di trasporti.

Dal punto di vista tecnico, il progetto ha ricevuto l’approvazione della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale nel novembre 2024, con 60 rilievi da considerare nella fase esecutiva. Il ponte è stato progettato per resistere a eventi sismici significativi, come il terremoto di Messina del 1908, e per garantire un franco navigabile di 70 metri, consentendo il passaggio sicuro delle navi.

A livello europeo, il ponte è stato riconosciuto come parte integrante del corridoio “Scandinavo-Mediterraneo” della rete TEN-T, mirata a migliorare la coesione e l’efficienza dei trasporti tra i Paesi membri dell’Unione Europea. Tuttavia, il progetto ha suscitato preoccupazioni tra alcuni cittadini e ambientalisti, che temono impatti negativi sull’ambiente e contestano la reale utilità dell’opera. Nonostante ciò, il governo prosegue con determinazione verso la realizzazione di questa infrastruttura strategica.

Un Sud che chiede attenzione

All’estremo Sud della penisola italiana si trovano due terre straordinarie per bellezza, cultura e valore storico: Calabria e Sicilia. Eppure, nonostante il loro potenziale, continuano a essere simbolo di un’Italia che troppo spesso resta ai margini. Sono tanti gli appelli rivolti alle istituzioni affinché si adottino misure concrete per sostenere queste regioni, comprese le isole. In questo contesto, Calabria e Sicilia sembrano unite non solo dalla vicinanza geografica, ma da una condizione condivisa: quella di un Sud che fatica a riscattarsi.

Le due regioni, infatti, si ritrovano legate da un dato allarmante e tutt’altro che onorevole: l’altissimo tasso di disoccupazione. A renderle oggi “vicine come mai prima” è il fenomeno costante dell’emigrazione, soprattutto giovanile, alla ricerca di opportunità altrove. Una generazione intera, e non solo, è costretta ad abbandonare la propria terra per cercare lavoro in altre regioni o all’estero. Una dinamica che impoverisce il territorio e ne rallenta qualsiasi ipotesi di rilancio.

Cartina
Cartina – sicilianews24.it

Due regioni, un’unica emergenza

I dati più recenti confermano una realtà ben nota: Sicilia, Calabria e Campania sono tra le aree con il tasso occupazionale più basso d’Europa. Questo accomuna Calabria e Sicilia in un’unica emergenza sociale ed economica, che richiede interventi straordinari, investimenti mirati e un piano concreto di sviluppo sostenibile.

Non si tratta più solo di contrastare l’isolamento geografico, ma di costruire un futuro possibile per un Sud che, metaforicamente e concretamente, è già unito nella stessa sfida.