Ufficiale: introdotto il ‘canone animali domestici’ | Paga 1200€ o portalo al canile: altrimenti non puoi tenerlo per legge

Questa novità potrebbe cambiare la vita di molti.
La regolazione degli animali domestici è disciplinata da leggi nazionali, regolamenti regionali e ordinanze comunali. Gli animali da compagnia più comuni, come cani e gatti, devono essere registrati presso l’anagrafe degli animali d’affezione, che consente il tracciamento e facilita la gestione in caso di smarrimento. Per i cani, il microchip è obbligatorio entro i primi due mesi di vita e rappresenta una forma di identificazione legale.
La detenzione di animali domestici comporta responsabilità civili e penali. I proprietari devono garantire il benessere dell’animale, fornendo cure adeguate, alimentazione e un ambiente sicuro. Il maltrattamento animale è un reato punibile dalla legge italiana, con sanzioni che possono arrivare fino alla reclusione. Anche l’abbandono è severamente vietato e punito.
Nei luoghi pubblici, i cani devono essere tenuti al guinzaglio e, se necessario, muniti di museruola. In molti comuni italiani è obbligatorio raccogliere le deiezioni e rispettare norme igieniche. Alcune razze considerate potenzialmente pericolose possono richiedere permessi speciali o un addestramento specifico.
Esistono regolamenti per la convivenza in condominio: gli animali domestici non possono essere vietati, ma devono essere gestiti in modo da non arrecare disturbo. La legge italiana tutela sia il diritto degli animali sia quello dei cittadini a vivere in armonia.
Un gesto d’amore
Adottare un cane è un gesto ricco di valore affettivo, ma richiede consapevolezza economica. In Italia vivono circa 5 milioni di cani nelle famiglie, e sebbene molti scelgano di acquistare da allevamenti (con prezzi tra 500 e 2.000 euro), l’adozione da canili o rifugi è l’opzione più etica e vantaggiosa. L’offerta libera, generalmente tra i 50 e i 150 euro, spesso include microchip, vaccini e sterilizzazione. Questo rende l’adozione non solo più accessibile, ma anche più sostenibile sul lungo periodo.
Oltre alla scelta iniziale, bisogna considerare i costi obbligatori: microchip (30-40 euro), vaccini (40-60 euro a dose), prima visita veterinaria e accessori base. La salute è una priorità e comporta spese ricorrenti, come visite annuali (60-100 euro), antiparassitari (10-20 euro al mese), sterilizzazione e possibili emergenze veterinarie. Per tutelarsi, esistono anche assicurazioni sanitarie per animali.

Una sorta di canone mensile, variabile per ogni pet
Possedere un cane significa sostenere una spesa mensile costante, che possiamo definire come un “canone variabile”. Il costo cambia in base a taglia, razza, alimentazione e necessità sanitarie, ma mediamente va dai 50 ai 200 euro al mese. Solo per il cibo si parte da 40 euro per cani piccoli fino a oltre 150 euro per taglie grandi o alimenti premium. Mediamente si spende dunque almeno 1200 euro all’anno.
A questi si aggiungono spese per toelettatura (20-80 euro a seduta) e prodotti per l’igiene quotidiana. Accogliere un cane è un impegno duraturo, che va pianificato anche dal punto di vista economico.