Tradizioni siciliane: i giochi di carte più famosi sull’isola

L’Italia è un Paese ricco di tradizioni spesso molto differenti da regione a regione, il che rende il nostro territorio culturalmente ancora più affascinante: è sempre interessante, infatti, approfondire le peculiarità delle singole zone per comprenderne influenze storiche e abitudini. Da questo punto di vista, il mondo del gioco e dei passatempi è da sempre oggetto di studi approfonditi, in particolare per ciò che riguarda gli svaghi dalle origini più antiche, come nel caso dei giochi di carte.

Divertimento e socialità: la passione per i giochi di carte in Sicilia

I giochi di carte sono da secoli una delle forme di intrattenimento più amate dagli italiani, che a prescindere dall’età e dall’estrazione sociale non disdegnano di praticare, da soli o in gruppo, i propri passatempi preferiti. Proprio le carte rappresentano un simbolo molto importante delle singole aree territoriali, che in alcuni casi nei secoli passati hanno dato vita a dei propri mazzi caratterizzati da figure e semi ben precisi, come nel caso delle carte napoletane e piacentine.

Caratteristiche sono, però, anche le carte siciliane, derivate dai Tarocchi e dagli Arcani minori e decorate con disegni molto colorati. Il mazzo siciliano è simile proprio a quello napoletano e conta 40 carte, suddivise in gruppi da 10 basati su semi di ispirazione spagnola, ossia bastoni, coppe, denari e spade. Le carte dall’asso al 7 raffigurano numericamente i diversi semi, mentre sulle ultime tre carte sono presenti le figure della donna, del cavallo e del re.

I siciliani sono particolarmente legati alle proprie carte tradizionali, emblema non solo del divertimento che esse possono garantire ma anche dell’importante ruolo sociale, espresso dalla capacità di questi giochi di unire intere famiglie, gruppi di amici e persino sconosciuti attorno allo stesso tavolo da gioco per dare vita a sfide appassionanti a svaghi come quelli descritti di seguito.

Il gioco del Cucù

Uno dei giochi più praticati con le carte siciliane, soprattutto nel periodo natalizio, è il Cucù, caratterizzato da un funzionamento tanto semplice quanto avvincente. Nel Cucù i partecipanti ricevono una carta ciascuno e possono decidere se tenerla o scambiarla con il giocatore seduto accanto (considerando il senso orario del giro): l’obiettivo sarà quello di finire il turno con la carta più alta del tavolo o, comunque, di non avere la più bassa, che costa una delle tre vite a disposizione.

Chi detiene la carta più alta da 1 a 10 assume il ruolo di Re, cioè l’unico giocatore che può impedire lo scambio e dichiarare il Cucù, mentre chi perde tutte e tre le vite a disposizione diventa “morto” e può tentare di rientrare in gioco facendo parlare uno degli avversari, che a sua volta perde una delle sue vite.

Ti vitti

Ti vitti” in siciliano significa “ti ho visto” e il motivo del nome di questo gioco è legato proprio al fatto che i presenti al tavolo possono far tornare indietro l’avversario che non ha posato una delle carte sulla pila e aggiungere tre carte al suo mazzo. Lo scopo del gioco è infatti quello di terminare prima degli altri le carte in mano o di restare con una sola carta, posando quando arriva il proprio turno una delle carte sulla pila presente al centro del tavolo.

In alcune varianti, il funzionamento viene “complicato” dall’obbligo di creare pile di ordine solo crescente o solo decrescente, tenendo conto ovviamente del valore delle singole carte da 1 a 10.

Stoppa

Altro svago di carte molto diffuso in Sicilia, ma praticato anche in altre regione con carte napoletane, sarde, piacentine o romagnole, è la Stoppa, un gioco basato su scommesse che per alcune sue regole può essere considerato molto simile al più famoso poker. All’inizio del gioco, i partecipanti sono chiamati a puntare una somma di denaro dopo di che ciascuno di essi riceve dal mazziere tre carte. In base al valore delle carte in mano, ogni giocatore può decidere di passare o di chiamare l’apertura e, in questo secondo caso, gli altri possono “vedere”, ossia partecipare alla mano aperta con una puntata.Come accade nel poker, anche nella Stoppa una delle strategie vincenti è quella del bluff, utilizzata per indurre gli altri giocatori a ritirarsi dopo aver aperto la loro giocata. Scopo finale è ovviamente quello di aggiudicarsi l’intero piatto delle scommesse nelle fasi iniziali e, successivamente, di finire le carte per vincere la mano.