Le complesse indagini svolte dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno accertato che mediante minacce, consistite anche nel mostrare alle vittime il foglio di sottoposizione agli arresti domiciliari di uno dei fermati (a dimostrazione della pericolosità dello stesso), o nello snocciolare informazioni relative alle famiglie delle vittime, lasciando intendere di sapere ove le stesse abitassero e quali fossero i loro parenti , ingeneravano uno stato di soggezione e timore tale che gli consentiva di razziare enormi quantitativi di ferro, nell’ordine di diverse tonnellate, senza che alcuno li ostacolasse.
In alcune circostanze, i malviventi, si sono impadroniti di lavorati e semi-lavorati prossimi alla consegna ai clienti, causando gravissimi dissesti alle attività economiche delle suddette imprese. In altre occasioni sono stati sottratti anche mezzi e centinaia di metri di cavi in acciaio.
Di rilievo il fatto che l’indagine ha avuto avvio a seguito dell’istanza di alcuni rappresentanti di categoria che hanno segnalato la gravità della situazione ed evidenziato che gli operatori di quel settore erano intimoriti al punto tale che diversi di loro avevano rinunciato a sporgere denuncia per i fatti accaduti. (Polizia di Stato)
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