La situazione dei contagi in Sicilia è in risalita, per questo il governatore Msumeci in un video su Facebook ha parlato di “Realtà preoccupante. Durante le festività c’è stato un calo di attenzione e adesso ne paghiamo le conseguenze. Dopo un’approfondita riflessione adotteremo nuove restrizioni. Nel frattempo arriveranno le determinazioni del governo nazionale e ci confronteremo con Roma. Dobbiamo correre ai ripari” ha dichiarato.
Da quello che trapela la Sicilia potrebbe entrare in “zona rossa” e restarci per tre settimane. Non si escludono misure diversificate in relazione all’estensione dell’epidemia. Diversi comuni dell’Isola, negli ultimi giorni, sono stati dichiarati “zona rossa” per l’alto numero di contagi.
L’ipotesi, sempre più probabile ormai, di chiudere le scuole fino a fine mese allontana l’urgenza di somministrare i vaccini anche agli insegnanti e al personale scolastico.
Per la scuola primaria si ipotizza l’astensione dalle lezioni in presenza e il probabile ricorso alla DAD. Ma su questo punto, domani, si pronuncerà la task force sulla scuola: l’organismo guidato dall’ex preside della facoltà di Medicina dell’università di Palermo Adelfio Elio Cardinale si riunirà alle 12,30.
Il governo regionale aspetterà però il governo nazionale, che domani dovrebbe decidere sulla zonizzazione della Sicilia.
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