Emergenza rientrata all’alba. Schifani: “Devastazione causata da mani criminali, ma risposta corale e coraggiosa”
È stato circoscritto il fronte di fuoco che ha devastato l’area compresa tra la Riserva naturale dello Zingaro e Scopello, nel Trapanese. Intorno alle 8 del mattino l’emergenza è rientrata, ma i danni sono ingenti. L’incendio, divampato nella giornata di venerdì all’interno della Riserva, si è esteso nella notte verso Scopello, lambendo numerose abitazioni. Per precauzione sono state evacuate circa 50 case, mentre la zona a monte è rimasta illuminata per ore dalle fiamme.
“Ancora una volta – ha dichiarato il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto – il nostro territorio è stato gravemente ferito. Abbiamo vissuto ore drammatiche, ma grazie all’intervento tempestivo delle squadre di emergenza la situazione è stata messa in sicurezza. Un ringraziamento sentito va a chi, anche a rischio della propria incolumità, ha lavorato senza sosta per proteggere persone e luoghi”.
All’alba sono entrati in azione anche due Canadair, mentre le operazioni di soccorso e contenimento sono state coordinate dalla Prefettura. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco, il servizio antincendio boschivo della forestale, la polizia, i carabinieri, la polizia municipale e i volontari delle associazioni Firerescue e Anopas, insieme al personale della Riserva dello Zingaro.
Ma non è solo la provincia di Trapani a essere stata flagellata. Secondo i dati ufficiali, nella giornata di ieri sono stati registrati ben 380 eventi in quasi tutta la Sicilia: i più gravi a Niscemi (Caltanissetta), a Piana degli Albanesi (Palermo), a Biancavilla (Catania), nel Messinese, nell’Ennese, e in numerose zone del Trapanese, tra cui Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro.
“Ho seguito in costante collegamento l’evolversi degli incendi – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – e sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione. A tutte le famiglie evacuate va la mia vicinanza. Ringrazio chi ha operato con coraggio per contenere i roghi. Il sistema antincendio ha agito in modo lodevole e a loro va la gratitudine mia e di tutti i siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto accaduto, causato dalla mano criminale di piromani senza scrupoli”.
Sul fronte aereo, sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale e tre Canadair, di cui uno arrivato dalla Calabria in supporto.
“Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco – ha spiegato l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – e attivato una centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo. Il nostro auspicio è di contare anche sulla collaborazione dei cittadini: segnalare tempestivamente al 1515 un focolaio può fare la differenza. Abbiamo un patrimonio naturale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo contro gli atti criminali che lo stanno devastando”.
Il presidente Schifani ha sottolineato come la nuova Sala operativa unificata regionale, inaugurata a giugno a Palermo, rappresenti un tassello cruciale per il coordinamento delle forze in campo e ha ribadito che «quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti». Ha poi lanciato un appello alla cittadinanza: «Segnalate qualsiasi atteggiamento sospetto. Intervenire per tempo può salvare vite e territori».
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