Cronaca

Sicilia arancione con punte rosse, cosa succede da lunedì

Che la Sicilia torni in zona arancione è ormai quasi certo, il provvedimento dovrebbe essere valida già da domenica. Dopo il terzo giorno consecutivo di contagi sotto i mille (ieri 994 con 37 decessi), tutto fa pensare che ci lasceremo la zona rossa alle spalle.

Arancione si, ma con qualche eccezione, è possibile infatti che il presidente della Regione possa creare nuove zone rosse circoscritte in base ai dati, con apposite ordinanze.

La prima grande novità è la riapertura delle scuole con la formula del 50% in didattica a distanza e l’altra metà in aula. Sono stati intanto effettuati tamponi su quasi 90 mila studenti dell’Isola.

Al via anche un piano Scuole sicure elaborato di concerto con l’assessore all’istruzione Roberto Lagalla e con quello ai trasporti Marco Falcone che potrà contare su 10 milioni di euro per potenziare il sistema.

È appena partito un progetto che si intitola “Nessuno resta indietro. Percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia” che coinvolge studenti universitari a sostegno degli alunni più “fragili” delle elementari che, non avendo potuto fruire al meglio della didattica a distanza nel corso del 2020, si trovano oggi in uno stato di svantaggio educativo, a rischio dispersione scolastica.

Cosa cambia in zona arancione

Riapriranno tutti i negozi e non ci saranno più limiti negli spostamenti all’interno del proprio comune. Resta il divieto di spostamento tra Regioni, così come permangono le deroghe per ragioni di lavoro, salute o necessità. Aperti parrucchieri e centri estetici, aperti anche i centri sportivi.

Si potranno rivedere amici e parenti ma non più di una volta al giorno nel proprio Comune, tra le 5 e le 22 e solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni.

Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi, ma al loro interno resteranno aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.

Resta lo stop invece per musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine. Chiusi bar e ristoranti, ma sarà consentito l’asporto dei bar fino alle 18 e dei ristoranti fino alle 22. La consegna a domicilio, invece, sarà sempre consentita.

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Redazione

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