“Piu’ o meno entro fine mese i concorsi della sanità verranno sbloccati”. Lo ha dichiarato ieri l’Assessore regionale della Salute Baldo Gucciardi, a Catania, a margine di un convegno.
La Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, interviene su quanto dichiarato: servono assunzioni di figure mediche e non mediche e concorsi “veri” per risolvere in corsia il blocco del turnover del personale sanitario. “Quella dell’assessore Gucciardi – sottolinea la Fsi-Usae -, è una dichiarazione impegnativa, che non potrà non avere conseguenze, in quanto l’assunzione di 9mila persone tra medici, infermieri e personale sanitario come da lui ipotizzate, vuol dire un costo interno di 360 milioni di euro”.
“L’annuncio di Gucciardi viene accolto con favore dal sindacato – scrive la segreteria regionale della Fsi-Usae – ma le assunzioni vanno fatte immediatamente perché il sistema sanitario regionale è già al collasso”.
“In Sicilia – prosegue la nota della Fsi-Usae – anche a fronte della nuova normativa Ue sull’orario di lavoro, per altro inapplicata nella maggioranza delle realtà ospedaliere, dove non si riescono a garantire i servizi essenziali ai cittadini”.
Negli ultimi 3 anni, in Sicilia, sono andati in pensione, non sostituiti, 2100 tra le figure sanitarie mediche e non mediche, che ogni giorno, tra mille difficoltà, garantiscono la qualità del servizio sanitario regionale, giusto e doveroso elencarle, sono le 22 professioni sanitarie non mediche riconosciute dal Ministero della Salute, quali infermieri, fisioterapisti, ostetriche, logopedisti, tecnici di laboratorio, di radiologia, audiometristi, audioprotesisti, di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, di riabilitazione psichiatrica, occupazionali, di neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, di neurofisiopatologia, di prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, ortottisti, educatori professionali, assistenti sociali e dietisti.
“Tuttavia, negli ultimi otto anni, dei concorsi annunciati non se ne è quasi vista traccia, per evitare il collasso, – conclude la nota – è necessario assumere almeno 2mila infermieri, prontamente. Urgente, avverte il sindacato, è dunque lo sblocco del turnover. La salute è un diritto che va garantito e affinchè non rimangano solo parole, servono fatti da mettere in atto subito”.
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