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SANITA’: ASSESSORATO, POLEMICA CARDIOCHIRURGIA PRIVA DI FONDAMENTO

di redazione

Nessuna azione, nessun
provvedimento ostativo alla riapertura della cardiochirurgia del
Policlinico di Palermo. Lo comunica l’assessorato regionale della
Salute con riferimento alle notizie di stampa pubblicate negli
ultimi giorni.
Con decreto del 27 marzo 2012, adottato d’intesa con il rettore
dell’Universita’ di Palermo, era stato previsto che, nelle more
dell’ampliamento e adeguamento dei locali dell’Ismett destinati ad
ospitare il Centro Cuore – frutto di un accordo siglato con il
predetto istituto, il Civico e l’Universita’ di Palermo – il
Policlinico di Palermo avrebbe potuto riprendere l’attivita’ di
cardiochirurgia, interrotta per la ristrutturazione del reparto,
sulla base di una valutazione costi – benefici operata dal
direttore generale.
Ad oggi nessuna comunicazione formale e’ pervenuta a questo
assessorato circa l’ultimazione dei lavori e la sussistenza dei
requisiti strutturali per la ripresa dell’attivita’ di
cardiochirurgia.
Vengono pertanto ritenute prive di fondamento le polemiche
sollevate dai vertici del Policlinico, in particolare dal preside
della facolta’ di medicina dell’Universita’ di Palermo, prof. De
Leo, e dal primario del reparto di cardiochirurgia del
Policlinico, prof.Ruvolo.
L’assessorato, facendo seguito a quanto scritto con una circolare
del 28 agosto 2012, e’ intervenuto esclusivamente per chiarire che
tutte le procedure per il conferimento di incarichi sanitari ex
articolo “15 septies” (che hanno durata compresa tra un minimo di
2 e un massimo di 5 anni), dovevano essere sospese per effetto del
decreto legge 95 sulla spending review, poi convertito in legge, e
del recente decreto Balduzzi.
Peraltro, in un incontro con le aziende, e’ emerso che il
direttore generale del Policlinico di Palermo aveva attivato le
procedure ex art. 15 septies per il conferimento di incarichi non
soltanto per la cardiochirurgia ma anche per altre discipline
(andrologia e ortopedia).
L’assessorato della Salute, infine, precisa che proprio per
l’avvenuta sospensione dell’attivita’ di cardiochirurgia a causa
della ristrutturazione dei locali, per garantire il
soddisfacimento del fabbisogno dell’utenza ed evitare il ricorso
alla mobilita’ passiva, il budget per la Casa di Cura privata
Villa Maria Eleonora e’ stato temporaneamente incrementato per la
sola attivita’ di cardiochirurgia, fino all’attuale mese di
settembre, di quasi 2 milioni e mezzo di euro (e non di 4 come da
qualcuno pubblicato), subordinandolo in ogni caso alla verifica
dell’effettivo aumento della produzione e sino alla riapertura
della cardiochirurgia del Policlinico o dell’attivazione del
Centro Cuore.
gm
241914 Set 12 NNNN

Redazione

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