Revocata la confisca a Giuseppe Ferdico, restituiti 100 milioni di euro al “re dei detersivi”
Dopo tredici anni di battaglie giudiziarie, la Corte d’appello di Caltanissetta ha revocato la confisca dei beni di Giuseppe Ferdico, noto come il “re dei detersivi” di Palermo. All’imprenditore, titolare del più grande centro di distribuzione in Sicilia occidentale e di una ventina di supermercati, vengono così restituiti beni per un valore complessivo di 100 milioni di euro, tra cui attività commerciali, ville, appartamenti, terreni e conti correnti.
La decisione della sezione Misure di prevenzione della Corte d’appello, presieduta da Marco Sabella, è definitiva, poiché la Procura di Caltanissetta non ha presentato ricorso in Cassazione. Era stata proprio la Suprema Corte a rinviare gli atti ai giudici di secondo grado, ponendo così fine — dopo 13 anni e 6 gradi di giudizio — al complesso contenzioso sulla revoca della confisca.
Ferdico, difeso dagli avvocati Roberto Tripoli e Luigi Miceli, era stato in passato coinvolto in inchieste di mafia, ma assolto in via definitiva dall’accusa di concorso esterno. Al momento del sequestro, il suo impero commerciale contava oltre 500 dipendenti.
«In questa terribile vicenda ho perso tutto. Ho perso mia moglie dalla quale mi sono separato, la mia famiglia, tanti amici che mi hanno abbandonato, le mie aziende. Dopo oltre 40 anni di lavoro in una mattinata sono rimasto senza casa, senza soldi, senza niente», racconta commosso all’ANSA Giuseppe Ferdico, 69 anni, che oggi vede riconosciute le sue ragioni.
L’imprenditore ripercorre i lunghi anni di vicissitudini giudiziarie e le conseguenze economiche della confisca: «La mia azienda è stata dichiarata fallita dopo 8 mesi. I piccoli punti vendita sono stati chiusi, mentre il centro distribuzione e il centro commerciale a Carini sono stati affittati a prezzi più bassi. Nel giro di qualche anno quello che avevo costruito con tanto sacrificio è andato perso. Provo tanta rabbia e tanto dolore. Soprattutto dolore per quanto ho vissuto in questi anni di profonda solitudine».
Ora Ferdico, assistito dai suoi legali, valuta la possibilità di riacquisire l’azienda e rilanciarla, cercando di ricostruire quanto distrutto in oltre un decennio di vicende giudiziarie e personali.

