Pensioni, Meloni ha deciso: importo ridotto a causa di…Zelensky | Aiuteremo lui coi nostri soldi

Ecco quanto spende l’Italia per sostenere Zelensky: soldi tolti ai pensionati.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo a un’interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle, ha confermato che il valore delle esportazioni autorizzate verso Kiev del 2023 ammonta a 417 milioni di euro. L’interrogazione verteva sulla vendita di materiale di armamento all’Ucraina, domanda alla quale Crosetto ha sottolineato che fornire armi a Kiev è supportato dall’articolo 51 della Carta Onu in quello che è il diritto all’autodifesa.

Oltre alla somma data a Kiev nel 2023, però, per considerare il reale “costo” che la guerra tra Russia e Ucraina sta pesando sulle finanze dell’Italia, bisogna tenere da conto anche il valore delle donazioni effettuate nel 2022 e quelle che si necessiteranno in futuro per sostituire mezzi, munizioni ed equipaggiamenti italiani che, donati alle forze ucraine, devono essere rimpiazzati in quelle dello Stato.

In un panorama del genere, sono molti gli italiani che si lamentano del fatto che, a fronte di una popolazione sempre più povera ed impoverita dai rincari e dalle scarse entrate economiche, queste uscite statali in difesa dell’Ucraina potrebbero essere ridimensionate. Ecco, nel dettaglio, quanto spende l’Italia per il settore militare.

Quanto costa una guerra

Quando si pensa alla guerra tra due paesi, erroneamente si crede che a farne le spese saranno solo le due nazioni coinvolte, con i rispettivi cittadini. Di fatto non è così perché un conflitto crea sempre due schieramenti opposti che coinvolgono più di uno stato. Tutte le nazioni che ne prendono parte, anche solo ideologicamente o in sostegno di una delle due aree, vanno a spendere soldi e risorse: secondo uno studio di Mediobanca, nel mondo in armi si spende una cifra che si aggira sui 6,7 miliardi di dollari al giorno.

L’Italia, nello specifico, si piazza al 12° posto per spese militari mentre al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con 916 miliardi di dollari al giorno (più di un terzo delle spese mondiali).

E chi ci guadagna?

Se da un lato le nazioni si impoveriscono, dall’altro c’è qualcuno che dalle guerre ci guadagna. Lo studio di Mediobanca rivela che ben 330 multinazionali, nel mondo, nel 2023 hanno avuto un giro d’affari nel settore della difesa pari a 321 miliardi di dollari. Il rendimento azionario è cresciuto del 22.8%: le aziende che hanno guadagnato di più sono Rheinmetall e Hensoldt (tedesche), Saab (svedese) e le italiane Leonardo e Fincantieri.