Pensioni, 600 euro in meno per questa categoria: ribellarsi non servirà, ormai è deciso | L’INPS non cambia idea

Allarme pensioni, 600 euro in meno per tanti anziani: il 2025 inizia malissimo
Sono tantissimi gli italiani che vivono grazie alla loro pensione. Se, fino a qualche anno fa, gli anziani in generale potevano contare su risparmi accumulati nel corso degli anni lavorativi, quando ancora era possibile mettere da parte qualcosa poiché gli stipendi erano più alti e la vita costava meno, con il passare del tempo aumenta sempre di più il numero di pensionati che vivono e sussistono solo ed unicamente sulla base del cedolino mensile.
Importante, quindi, è che queste pensioni siano in generale adeguate al costo della vita, sempre più alto per via dell’inflazione e che gli importi vengano periodicamente rivisti sulla base della fluttuazione dei prezzi dei beni di prima necessità.
Il 2025, però, per qualche pensionato inizia malissimo: i cedolini diminuiscono di 600 euro e non c’è modo di ribellarsi per provare ad evitare il dramma, poiché è già stato tutto deciso.
Le pensioni diminuiscono: un dramma senza fine
Quando si parla di stipendi e di pensioni, bisogna sempre considerare che per moltissimi italiani questi importi sono gli unici che permettono loro di acquistare i beni e i servizi di prima necessità. La maggior parte dei cittadini, infatti, non ha la fortuna di avere le spalle coperte e tutto ciò che hanno è solamente quanto l’INPS o il loro datore di lavoro eroga loro mensilmente: un cambiamento di questi importi, quindi, può avere un impatto devastante sull’economia personale e famigliare.
Nei prossimi mesi, molti pensionati si troveranno a dover dire per sempre addio a 600 euro. Il bonus complessivo di 350 euro riconosciuto nel post pandemia dal governo Draghi, infatti, potrebbe essere da restituire: ecco cosa ha detto l’INPS in merito.

Addio a 600 euro
L’INPS, nelle ultime ore, ha concluso le verifiche necessarie all’accertamento del rispetto dei requisiti da parte di chi, nel post pandemia, ha ricevuto i bonus da 200 e da 150 euro. Nel caso in cui abbia riscontrato che dei cittadini o delle famiglie abbiano preso questa somma in modo improprio, l’INPS potrebbe richiedere la restituzione della somma mediante trattenute dai prossimi cedolini.
La trattenuta, però, non consisterà in un’unica sottrazione ma in più trattenute dall’importo massimo di 50 euro ciascuna, che verranno effettuate sulle pensioni da giugno 2025 in poi. Nel caso in cui non fosse possibile trattenere le somme dal cedolino, al cittadino arriverà un avviso di pagamento tramite PagoPa.