Patenti, ora scatta la multa anche se hai ‘guidato troppo’ | L’articolo del Codice della Strada che ignoravi
Guidatori attenzione, adesso si sta addirittura parlando di un ipotetica multa se si ha guidato troppo. In che cosa consiste?
Conseguire la patente di guida, per coloro che compiono i 18 anni di età e intendono rendersi più autonomi, dal punto di vista degli spostamenti, è vista come una vera e propria manna dal cielo. Sostenendo quindi un costo ci si iscrive ad una scuola guida e si iniziano a frequentare le lezioni, con guide annesse, al fine di arrivare all’esame finale.
Per la precisione gli esami che vanno sostenuti sono due, il primo consiste in un esame teorico con delle risposte multiple a crocetta. A seguito di esso, infatti, terminano le lezioni teoriche. Il secondo invece è pratico e, se l’esito è positivo, si ottiene la tanto agognata patente di guida definitiva.
Le guide inoltre sono attuabili una volta ottenuto il foglio rosa, che è a sua volta ottenibile una volta consegnata tutta quanta la documentazione. Di ciò fa parte anche l’esito della visita medica, al fine di verificare l’idoneità della vista e decretare se servono occhiali oppure no per mettersi al volante.
Passione e scelta di una professione
In seguito a ciò può anche capitare che le persone, prese singolarmente, capiscano e decidano il ruolo che può costituire la guida di un autoveicolo nella loro vita. Ce ne sono tanti che, e lo ammettono apertamente, a guidare si annoiano. Indi per cui sarà necessario per queste persone non scegliere professioni di conducenti.
Altri invece si trovano a proprio agio, sentono che quella è la loro strada e decidono di diventare tassisti, conducenti di autobus oppure camionisti. In questo caso però è bene prestare attenzione. È giusto che una passione diventi una professione, dal momento che poi ci si sentirà maggiormente incentivati a svolgerla, ma le due cose vanno ben distinte.
La multa per eccesso alla guida
Quando una persona svolge una professione che implica la sua presenza al volante, nelle ore di lavoro va da sé che la troviamo alla guida di un mezzo appositamente adibito e registrato a fini lavorativi, e non privati. Non parliamo dunque della propria automobile, perché appunto in quel caso si tratta di un mezzo squisitamente privato.
I conducenti non possono mettersi alla guida dei mezzi appena nominati, ovvero adibiti per il trasporto di merci o persone, pertanto a fini lavorativi, privatamente. Questo è inteso come nel periodo del weekend, o per lo meno in quei momenti in cui non rientrano i loro giorni lavorativi, oppure fuori orario. Possono in questo caso incorrere in sanzioni molto pesanti.