Una città colma di rifiuti e strade inondate da immondizia. Non è colpa di disinteresse o indifferenza, ma del coronavirus. La Rap continua l’operazione per liberare dai rifiuti Palermo dopo che molti operatori hanno dovuto fermarsi in seguito ai contagi.
Dopo essersi sottoposti a tampone e ai test sierologici, infatti, ben 36 dipendenti sono risultati positivi e altri quattro attendono l’esito del secondo tampone in quarantena. La diminuzione dell’organico ha quindi creato ritardi e, in alcuni casi, la totale mancanza del servizio di raccolta. Un’emergenza che ha costretto la ditta ad affiancarsi ad altre aziende per recuperare il lavoro arretrato. Novantasei lavoratori della Reset, azienda comunale che si occupa di manutenzione in città, nella giornata di ieri hanno avuto l’ok per transitare alla Rap.
Il presidente della Rap, Giuseppe Norata, ha commentato: “Stiamo dando priorità alla raccolta dei rifiuti e agli itinerari arretrati e posso dire che per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani siamo rientrati dall’emergenza. Stiamo facendo grandi sforzi e con l’aiuto di alcune ditte private siamo riusciti a limitare i danni. Ma abbiamo ancora carenza di personale”.
“Il parere dell’Avvocatura – Hanno dichiarato i consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno – rafforza la linea del Comune: Rap deve accelerare le procedure di mobilità e dare il via all’assunzione del personale Reset, bloccando l’affidamento provvisorio ai privati”.
Massimo Giaconia, consigliere del gruppo “Avanti insieme” ha espresso un suo parere positivo sulle nuove forze che affiancheranno l’azienda di raccolta dei rifiuti: “Apprendo con piacere e grande soddisfazione che l’Avvocatura comunale ha reso oggi un parere che sostanzialmente conferma la legittimità del percorso posto in essere dall’Amministrazione Comunale per il passaggio di 94 lavoratori da Reset a Rap attraverso la mobilità interaziendale”.
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