Palermo, 17 Apr. – La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sferrato un duro colpo al clan dell’Acquasanta-Arenella e alla sua capacità d’infiltrarsi nel settore della cantieristica navale nel capoluogo siciliano, ma anche in Liguria e nel Veneto.
Sei gli arrestati per associazione mafiosa. In manette sono finiti Vito Galatolo, 40 anni, Giuseppe Corradengo, 49 anni, Rosalia Viola, 46 anni, Domenico Passarello, 37 anni, Vincenzo Procida, 36 anni, e Rosario Viola, 63 anni, raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Piergiorgio Morosini, su richiesta dell’aggiunto della Dda Vittorio Teresi e del sostituto procuratore Pierangelo Padova.
Sigilli sono stati apposti a “Nuova Navalcoibent srl”, di La Spezia, “Eurocoibenti srl” e “Savemar srl”, di Palermo, al termine delle indagini sui condizionamenti mafiosi nel settore della cantieristica navale.
Le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, le attività di osservazione e pedinamento, nonché le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori e testimoni di giustizia, pienamente confermate dai successivi riscontri, hanno consentito di dimostrare come alcune imprese, fondate con capitali mafiosi e rette da soggetti vicini alle cosche, si erano allontanate dalla Sicilia e si erano stabilite e affermate in Liguria e nei principali porti dell’Adriatico.
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