Sono stati assolti il dirigente del Coime Francesco Teriaca, il responsabile della manutenzione, Antonio Aruta, il direttore dei lavori Mario Scotto, il direttore tecnico del Parco Cassarà Eugenio Mancuso e un operaio, Francesco Giordano.
Erano stati accusati di trasporto e gestione non autorizzata di rifiuti speciali. Il processo infatti era nato da un esposto che aveva segnalato la presenza di amianto all’interno del Parco Cassarà.
Secondo quanto affermato dall’accusa, una lastra di eternit che sarebbe stata rotta durante lavori di pulizia della zona e poi gettata in uno spazio adibito a vera e propria discarica di rifiuti speciali.
La difesa ha invece dimostrato che la lastra incriminata non era di amianto, ma di cemento, e che la discarica era responsabilità di una ditta che aveva restaurato Villa Forni, edificio settecentesco che si trova all’interno del parco. Aveva poi accatastato i rifiuti senza autorizzazione. Il parco venne posto sotto sequestro. Il giudice invece di dichiarare l’estinzione dei reati ha assolto nel merito gli imputati.
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