Politica

Opposizioni in ritiro a San Martino delle Scale: si valuta mozione di sfiducia o dimissioni di massa contro Schifani

Nell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale, sulle colline di Palermo, è iniziato oggi un incontro riservato – rigorosamente off-limits per la stampa – che riunisce i 23 deputati regionali di opposizione appartenenti a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente. Un vero e proprio ritiro politico, che proseguirà fino a domani.

Di Paola (M5S): “Ci isoliamo per parlare senza condizionamenti”

A spiegare il senso dell’iniziativa è il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola: “Siamo qui per ‘isolarci’ e parlare tra di noi in maniera chiara, senza condizionamenti esterni. Discuteremo di come affrontare insieme la finanziaria e degli effetti delle recenti indagini.”

Il riferimento è al clima politico reso incandescente dalle inchieste giudiziarie che nelle ultime settimane hanno investito la Regione Siciliana, alimentando tensioni e divisioni.

Sul tavolo mozione di sfiducia o dimissioni di massa. Nel corso delle riunioni, le opposizioni affronteranno due ipotesi cruciali:

presentare una mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Renato Schifani, oppure optare per una mossa più eclatante, ovvero dimissioni di massa dei 23 deputati. Secondo indiscrezioni, su queste possibili strategie non ci sarebbe ancora una posizione unanime.

La Vardera: “Dobbiamo dare un segnale forte”

Il leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera, sottolinea l’importanza del confronto collettivo:

“È la prima volta che facciamo un incontro di questo tipo tutti insieme. Sceglieremo un percorso comune. Un segnale dobbiamo darlo.”

Catanzaro (PD): “Rafforzare ciò che ci unisce”

Sulla stessa linea anche il capogruppo del PD all’Ars, Michele Catanzaro: “È il momento di lavorare per rafforzare i punti che ci uniscono.
Finora le forze di opposizione hanno dimostrato di saper costruire sinergie importanti, in parlamento e in aula.”

Il ritiro nell’Abbazia si preannuncia dunque decisivo per definire la strategia congiunta delle opposizioni in vista delle prossime settimane, che potrebbero segnare una svolta nello scenario politico regionale.

Redazione

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