Cronaca

Nuovo Dpcm, cosa cambia dal 6 marzo al 6 aprile: nodo scuole

La bozza del 26 febbraio del decreto ministeriale, il primo del nuovo governo, è stata inviata alle Regioni e si attende la sua approvazione tra oggi e domani, il nodo sarà quello della didattica in presenza.

Dal 6 marzo fino al 6 aprile, è confermato il divieto degli spostamenti tra regioni, i trasferimenti nelle seconde case sono ammessi solo nelle zone gialle e arancioni e in auto non si può salire in più di tre persone insieme.

Da domani intanto, a seguito dell’ultima ordinanza del ministro Speranza, sarà questa la suddivisione in fasce di tutta Italia, nella zona gialla sono collocate la Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto

Le regole in zona gialla

  • è in vigore il coprifuoco: si può uscire di casa dalle 5 alle 22, nei ristoranti e nei bar si può andare solo fino alle 18 e nei centri commerciali ci si può recare solo dal lunedì al venerdì;
  • c’è la deroga per parenti e amici: si possono andare a trovare una volta al giorno, tra le 5 e le 22, due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali esercitano la potestà genitoriale;
  • è possibile andare dal parrucchiere o dal barbiere, nei centri estetici e nei parchi
  • sarà possibile dal 27 marzo andare a cinema, a teatro e nei musei;
  • è possibile andare nelle seconde case se non si trovano in zona rossa;

Nella zona arancione ci sono Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria.

Le regole in zona arancione

  • è in vigore il coprifuoco: si può uscire di casa dalle 5 alle 22; non si può andare al bar o al ristorante ma si può prendere cibo da asporto dai bar fino alle 18 e dai ristoranti fino alle 22;
  • c’è la deroga per parenti e amici: si possono andare a trovare una volta al giorno, tra le 5 e le 22, due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali esercitano la potestà genitoriale;
  • è possibile andare dal parrucchiere o dal barbiere, nei centri estetici;
  • è possibile fare attività motoria all’interno del comune di residenza, raggiungere le seconde case fuori dal comune o dalla regione (ma non se si trovano in zona rossa),  andare nei negozi e nei centro commerciali (dal lunedì al venerdì);
  • non si può uscire dal comune di residenza se non per i motivi, di lavoro, salute, estrema necessità e urgenza; andare al cinema o a teatro, andare in palestra o in piscina;
  • è necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti  (potete scaricare il modulo qui).

Nella zona rossa troviamo la Basilicata e il Molise. 

Le regole in zona rossa

  • è possibile uscire di casa, dal proprio comune e dalla propria regione soltanto per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza con autocertificazione (potete scaricare il modulo qui);
  • si può andare al supermercato e nei negozi di generi di prima necessità; gli altri negozi sono chiusi;
  • se si è separati o divorziati si può uscire dal proprio comune per raggiungere i figli;
  • è vietato andare nelle seconde case fuori dal comune di residenza, visitare parenti e amici, mangiare al bar o al ristorante, fare attività motoria o sportiva lontano dalla propria abitazione, andare a scuola.

Nella zona bianca c’è solo la Sardegna, tranne le aree in rosso.

La scuola la didattica a distanza

Secondo le Regioni e la valutazione del Comitato Tecnico Scientifico, ci sarebbe un impatto delle scuole sui nuovi contagi differenziato da zona a zona.

L’ipotesi più accreditata è quella di prevedere la Dad in tutte le scuole nelle zone rosse regionali o locali o dove si registra il superamento di una determinata soglia di incidenza che dovrebbe essere di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. 

La valutazione tiene conto dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità che traccia l’andamento dei contagi in età scolare da settembre a gennaio che arriva fino a inizio febbraio: la curva accelera dopo metà gennaio. 

Da domani torna intanto la didattica a distanza in Campania, Basilicata e Abruzzo e forse in Molise: in Puglia gli studenti sono a casa dal 23 febbraio). Chiusure a livello locale nelle province di Bolzano, Brescia, Perugia, Siena e Pistoia.

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Redazione

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