Morte di Giulia Cecchettin, da Meloni a Schlein: “Fare giustizia”

Dopo una settimana intera di ricerche in tutto il Nord Est e perfino nella vicina Austria, è stato ritrovato, purtroppo senza vita, il corpo di Giulia Cecchettin, la giovane studentessa veneta scomparsa insieme all’ex fidanzato, ora accusato di omicidio. Il corpo esanime della giovane donna è stato ritrovato vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone, proprio lungo la strada seguita dall’auto di Filippo Turetta, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo l’aggressione avvenuta nell’area industriale di Fossò, a una trentina di chilometri da Venezia. Il corpo è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. Mentre la sorella di Giulia ha postato sui social un messaggio pieno di rabbia nei confronti dell’ex fidanzato e aguzzino di Giulia, nonché dei suoi genitori “È stato il vostro bravo ragazzo”, i legali della famiglia si affidano al silenzio dichiarando “Ora momento del dolore”, mentre il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, manda un appello a Filippo Turetta, invitandolo a costituirsi.

Il messaggio di Giorgia Meloni

“Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace”

Le parole di Elli Schlein

“Ci stringiamo al dolore inimmaginabile della famiglia e degli affetti di Giulia Cecchettin. Un tragico ed efferato femminicidio, una vita strappata con violenza dal suo assassino, che speriamo sia trovato al più presto per risponderne davanti alla giustizia. Ma perché sia fatta davvero giustizia, per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne uccise dalla violenza maschile, questo non basta. E non bastano il dolore e l’indignazione. Non possiamo continuare ad assistere giorno dopo giorno a questa strage. Ora basta. La cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione ha attecchito anche nei più giovani”