Cronaca

Monete antiche sul web, ventenne monrealese denunciato per ricettazione

Monete antiche sul web, monrealese ventenne indagato per ricettazione. I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, con il supporto del Nucleo TPC di Cosenza e delle Compagnie Carabinieri di Monreale e Castrovillari, nell’ambito di un’attività di contrasto all’illecita commercializzazione di beni archeologici, hanno sequestrato 23 monete in argento e bronzo, di varie epoche (greca, romana e bizantina).

“Il recupero è frutto dell’impegno quotidiano che questo comando – specificano i carabinieri-  riveste anche nel monitoraggio dei siti dell’e-commerce, più volte utilizzati  per l’illecito commercio di beni archeologici, antiquariali e di opere d’arte contemporanea”.

Monete antiche, un indagato anche a Castrovillari

L’attenzione degli investigatori è stata rivolta ad un annuncio di vendita di alcune monete antiche, la cui compravendita è disciplinata dalla specifica normativa di settore. Infatti, i successivi accertamenti, hanno permesso di identificare un ventenne monrealese, autore dell’inserzione, trovato in possesso, senza giustificato motivo, di 23 monete archeologiche che venivano quindi sequestrate.

Ulteriori approfondimenti hanno consentito l’individuazione di un secondo uomo di Castrovillari, il quale avrebbe procurato al giovane gli oggetti venduti sul web e nel cui appartamento, venivano rivenuti anche strumenti idonei allo scavo.

Entrambi sono indagati per ricettazione dalla Procura della Repubblica di Palermo che ha coordinato le indagini. Gli accertamenti proseguiranno per individuare i siti da cui provengono i beni recuperati.

Monete antiche, i consigli dei carabinieri

“L’attività compiuta ha confermato la tendenza, negli ultimi anni – spigano i carabinieri – a utilizzare siti web dedicati o vere e proprie gallerie virtuali per la commercializzazione dei beni culturali, mercato alternativo e sostitutivo rispetto a quello tradizionale. Tale tipologia di commercio è ampiamente diffusa anche tra privati, spesso inesperti ed incuranti di una normativa di settore che punisce le ricerche, l’impossessamento e, di conseguenza, la commercializzazione di tali beni”.

Sul sito www.carabinieri.it, nelle pagine dedicate al Comando Tutela Patrimonio Culturale sono pubblicati alcuni consigli utili su come comportarsi in caso di rinvenimento fortuito di beni archeologici.

Redazione

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