A distanza di una quarantina di giorni, potrebbe la neve potrebbe tornare sullo Stretto in quantità forse mai registrata nel messinese. Le previsioni, infatti, tracciano un quadro unico, con una perturbazione che, partendo dalla Scandinavia, ieri ha attraversato il vecchio continente e nel corso della giornata odierna si porterà sui Balcani, per poi fiondarsi verso le coste adriatiche e scendere fino in Sicilia. Il Raffiche di tramontana che faranno crollare la temperatura, tra il tardo pomeriggio, a valori davvero rigidi, a cavallo dello zero, e inizieranno le prime precipitazioni sotto forma di grandine e poi cadranno i primi fiocchi sui rilievi dei Peloritani e dei Nebrodi alle quote superiori ai 2-300 metri. La stratificazione dell’aria polare, permetterà alla quota neve di abbassarsi fino a livello del mare tra le 7 e le 14 di lunedì).Tutta la provincia di Messina dovrebbe essere interessata da quest’ondata di gelo polare, comprese le Eolie, ed è intuibile che i maggiori disagi si verificheranno sui comuni più elevati dei Nebrodi, con il manto nevoso che potrebbe raggiungere uno spessore davvero elevato, con Floresta e Cesarò in testa.
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