Coronavirus

Mercato ortofrutticolo abusivo Palermo, sequestrato capannone alla Zisa

Mercato ortofrutticolo abusivo Palermo. I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli volti a verificare il pieno rispetto delle misure adottate dal Governo per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e a garantire la sicurezza dei prodotti commercializzati in questa fase emergenziale, hanno scoperto e sequestrato un capannone di mille metri quadrati, situato nel quartiere Zisa, ove veniva esercitata la vendita abusiva all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli.

La struttura è stata individuata a seguito di attività di intelligence economico – finanziaria sviluppata dalle Fiamme Gialle palermitane in concomitanza con il recente periodo di chiusura del mercato ortofrutticolo, al fine di individuare attività parallele di vendita abusiva all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli.

Ed infatti, l’attività svolta consentiva di individuare, nel quartiere della Zisa, una ampia struttura ove i militari operanti notavano un anomalo assembramento di persone intente a caricare su alcuni automezzi centinaia di casse di prodotti ortofrutticoli.

Mercato ortofrutticolo abusivo Palermo: attività di compravendita abusiva

L’intervento ispettivo è stato effettuato dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano e del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Palermo, con il supporto dei baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego, e ha consentito di accertare che all’interno del capannone veniva svolta l’attività di compravendita di frutta e verdura, in assenza delle necessarie autorizzazioni comunali relative agli aspetti sanitari e di sicurezza. Pertanto la struttura è stata posta sotto sequestro amministrativo.

Dai successivi approfondimenti, è stato accertato che l’attività veniva svolta presso il capannone da una società operante nel settore della vendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, titolare di una concessione presso il mercato di via Montepellegrino e che in data 26 marzo u.s. – quindi durante il periodo di chiusura del mercato – aveva aperto l’unità locale, comunicata all’Agenzia delle Entrate come “deposito”.

Nel corso dell’intervento, inoltre, è stata constatata la presenza ingiustificata di circa 20 persone – il rappresentante legale della società, operatori e clienti – tutti sanzionati per violazione delle misure previste dai decreti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Continuano, incessanti, i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia palermitana, così come concordato in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di controllare il rispetto delle misure di sicurezza adottate dall’Autorità governativa nonché contrastare possibili speculazioni o insidie derivanti dalla commercializzazione di materiale non conforme alle norme.

Redazione

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