Sequestro di beni ai fini della confisca, per un valore di circa 25 milioni di euro, appartenenti a imprenditori da anni operanti soprattutto nel settore degli appalti pubblici nel trapanese. L’operazione è stata condotta da polizia e guardia di finanza a Trapani, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Alcamo, Castellammare del Golfo e Santa Venerina. Il provvedimento ablativo nei confronti di Domenico Funaro di Santa Ninfa e del figlio Pietro, accusati di mafia, è stato emesso dal Tribunale.
Sono accusati di mafia. Il sequestro riguarda: tre beni immobili, 38 beni mobili (autovetture, furgoni, mezzi meccanici) 11 società (capitali sociali e pertinenti complessi aziendali), 22 partecipazioni in altre società, 82 tra conti correnti e altri rapporti bancari
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