Cronaca

Bambinello nero in processione sul lungomare delle Migrazioni a Palermo

Bambinello nero a Palermo. Si è svolta la cerimonia dell’arrivo dal mare – a bordo di una Motovedetta della Guardia Costiera – di un Bambinello nero, donato da una famiglia di migranti dello Sri Lanka, che ha trovato posto dapprima all’interno di un barcone, dove è stata allestita la Natività e poi nel “Presepe dei Migranti”, ospitato nella Chiesa di Sant’Ignazio Martire all’Olivella.

Ad attorniarlo, alcune tele sul dramma della migrazione, dipinte dall’artista Gaetano Porcasi di Partinico e dedicato all’accoglienza, in memoria del piccolo Aylan Kurdi e di tutte le vittime delle traversate.

Bambinello nero: una cerimonia in ricordo delle vittime dei naufragi

La cerimonia ha avuto inizio presso il Lungomare delle Migrazioni, alla Cala, con la deposizione, all’interno del barcone, della scultura che rappresenta un Bambinello nero.

Successivamente, dopo un breve momento di preghiera, Monsignor Guerino Di Tora – vescovo ausiliare di Roma, Cappellano del Papa, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le Migrazioni – il Sindaco Leoluca Orlando e le Autorità presenti, a bordo della motovedetta CP 290 della Capitaneria di Porto, hanno lanciato una corona di fiori in mare in ricordo delle vittime di tutti i naufragi, prima di raggiungere il porto di Palermo, dove il Bambinello è stato accolto dalle sirene delle navi e del Cantiere Navale e da danze tradizionali Tamil e Siciliane.

Il sindaco Orlando: “Chi arriva a Palermo è palermitano”

Il Bambinello è stato poi trasportato in piazzetta Due Palme e da lì in processione fino in piazza Olivella, dove alcuni migranti hanno portato la propria testimonianza. Quindi l’ingresso in Chiesa e la deposizione nella mangiatoia.

La cerimonia è stata animata dai canti della Corale Polifonica “San Sebastiano” del Comando della Polizia Municipale di Palermo “.

“Natale – ha dichiarato il Sindaco prima della partenza – viene per tutti Qui, nel Lungomare delle Migrazioni , è il segno della differenza tra il mare dove si è migrante e Palermo, città accogliente, dove tutti siamo Palermitani. Insieme celebriamo un Natale di vita e di pace e, grazie all’impegno della Parrocchia di Sant’Ignazio all’Olivella ed insieme ai Palermitani che hanno il colore della pelle il più diverso possibile, eppure tutti parimenti Palermitani, vivremo il ricordo della Natività e ci scambieremo gli auguri di buon anno”.

Redazione

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