“Da 33 anni Palermo ricorda il 23 maggio, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo e tutti i suoi martiri che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia.
Da oggi rinnoveremo ogni giorno la memoria anche grazie al Museo del Presente di Palazzo Jung, realizzato dalla Città Metropolitana di Palermo e dalla Fondazione Falcone. Uno spazio che diventa testimonianza viva da trasmettere soprattutto ai giovani per provare a guidarli verso il processo di cambiamento voluto dal giudice Falcone.
Ma la città non cambia in un colpo solo o per merito di un singolo. Ognuno deve fare, quotidianamente, la sua parte. Le istituzioni, in particolare, hanno il compito di rafforzare la presenza dello Stato sul territorio con un’azione amministrativa capace di portare il cambiamento e rigenerare le comunità, in stretto raccordo con le forze dell’ordine.
Questa amministrazione comunale ha realizzato numerose azioni per la legalità, convinti che servano esempi concreti, con l’intento di portare avanti idealmente l’azione di grandi uomini dello Stato come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e forniscono opportunità e strumenti per sedimentare una rinnovata cultura della legalità”.
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