Lavoro, è passato il decreto: ora se sbagli ti possono schiaffeggiare per punizione | “Parte degli obblighi dei lavoratori”

Questa novità potrebbe cambiare la vita lavorativa di molti.
In molti contesti lavorativi, i dipendenti si trovano a dover affrontare situazioni di disagio e pressione costante da parte dei datori di lavoro. Spesso le richieste vanno ben oltre il contratto firmato, con orari prolungati, carichi eccessivi e una continua sensazione di precarietà che rende difficile dire di no.
Molti lavoratori subiscono minacce velate di licenziamento, isolamento professionale o pressioni psicologiche, pur di mantenere il posto. Questo crea un clima tossico che mina la dignità e la salute mentale di chi lavora, facendo sentire il dipendente facilmente sostituibile e costantemente sotto esame.
Le vessazioni non sempre sono evidenti: possono manifestarsi anche attraverso atteggiamenti passivo-aggressivi, negazione di ferie, continui cambi di mansione o richieste all’ultimo minuto. Tattiche sottili, ma logoranti, che puntano al controllo totale del lavoratore.
In un mercato sempre più competitivo, molti accettano queste condizioni pur di non perdere il lavoro. Ma la normalizzazione di queste pratiche rappresenta un serio problema sociale, che richiede attenzione, consapevolezza e tutela.
Controllori nel mirino
Un altro episodio di violenza si è verificato su un autobus Amat a Palermo. Un controllore, mentre svolgeva il proprio lavoro chiedendo i biglietti ai passeggeri in corso dei Mille, è stato aggredito da un uomo senza titolo di viaggio. Dopo un acceso diverbio, il passeggero ha schiaffeggiato il dipendente e si è dato alla fuga approfittando della fermata all’altezza di via Tiro a Segno.
L’autista ha subito richiesto l’intervento dei soccorsi. Il controllore è stato trasportato all’ospedale Civico da un’ambulanza del 118, mentre i carabinieri hanno raccolto una descrizione dell’aggressore per avviare le indagini. Un fatto che riaccende il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori nei mezzi pubblici.

Cittadini e lavoratori senza tutela
Non si tratta di un caso isolato: a fine marzo, sempre a Palermo, due anziani sono stati aggrediti su un altro autobus Amat nei pressi di via Libertà. Un giovane, dopo essere stato invitato a fare attenzione, ha spintonato i passeggeri e si è impossessato della stampella di uno di loro, colpendolo violentemente alla testa.
L’aggressore si è poi dato alla fuga, lasciando dietro di sé paura e indignazione. Questi episodi continuano a verificarsi senza un’adeguata risposta istituzionale. I cittadini e i lavoratori dei trasporti attendono un intervento concreto, capace di garantire sicurezza e rispetto sui mezzi pubblici.