di redazione
“Questo è un corteo simbolico, informiamo la cittadinanza del perché della vertenza, ci sono posti di lavoro a rischio – spiega Dionisio Giordano Segretario Fit Cisl Ambiente – . Siamo giunti a Palazzo delle Aquile perché il soggetto istituzionale che ha determinato il collasso finanziario di questa Azienda, ora è chiamato a ridare ossigeno, altrimenti riprenderemo con le assemblee”.
L’adeguamento del contratto di servizio, la questione delle caditoie e dei 174 lavoratori che devono rientrare in Amap, le penalità relative al triennio 2008-2010 per le quali comune e Amia avevano raggiunto un accordo ancora non concretizzato, e la vicenda dei crediti vantati dall’Azienda verso gli Ato di Palermo e Messina 4, i nodi della vertenza, ribaditi dalla Fit. “Amia vanta 70 milioni di euro dagli Ato – aggiunge Giordano – la Regione si impegni per il recupero di queste somme”. E il Segretario Generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno conclude “dal tavolo di giovedì in Prefettura attendiamo risposte, bisogna subito adeguare il contratto di servizio e risolvere la questione delle caditoie fra Amap e Amia, serve un serio impegno da parte dei soggetti istituzionali chiamati al tavolo per trovare soluzioni immediate”.
“Vogliamo garanzie, vogliamo il lavoro”, queste le frasi urlate al megafono e presenti nelle scritte degli striscioni portati a mano sotto la pioggia, in un “lamento” che sa di disperazione.
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