Palermo – In occasione dei venticinque anni dalla sua nascita, la Fondazione Sicilia, con Sicily Art & Culture, in collaborazione con gli Archivi Guttuso e il Comune di Pavia – Assessorato alla Cultura e Turismo – promuove una importante esposizione dal titolo “Guttuso. La forza delle cose” negli spazi di Villa Zito a Palermo.
La mostra, inaugurata il 22 dicembre 2016,continuerà fino al 26 marzo 2017, curata da Fabio Carapezza Guttuso e Susanna Zatti, direttrice dei Musei Civici di Pavia.
Il progetto espositivo è nato da una preziosa collaborazione tra i Musei Civici di Pavia con gli Archivi Guttuso.
La mostra si avvale inoltre del patrocinio della Regione Sicilia, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Assessorato alla cultura della Città di Palermo.
Sono esposte 47 nature morte, genere che Renato Guttuso ha praticato nell’intero arco della sua attività e che costituiscono, dalla fine degli anni Trenta, una componente essenziale della sua produzione. L’artista indaga ossessivamente una serie di oggetti che si animano nelle tele e che diventano i protagonisti indiscussi delle opere grazie alla straordinaria forza espressiva e alla potenza cromatica. Le opere esposte – che provengono da prestigiose sedi espositive tra le quali il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Magnani Rocca, i Civici Musei di Udine, il Museo Guttuso, la Fondazione Pellin e alcune importanti collezioni private – offrono al pubblico una prospettiva inedita e di grande fascino sul percorso artistico del maestro siciliano, studiando la forza delle cose rappresentata nelle opere. “Non poteva esserci un modo migliore per ricordare i nostri 25 anni di attività – afferma il Presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore – se non rendere omaggio con un progetto culturale ambizioso a un artista tra i più amati dei nostri tempi e della nostra terra di cui la nostra collezione conserva importanti opere”.
La mostra, nata dalla preziosa collaborazione tra i Musei Civici di Pavia con gli Archivi Guttuso, avrà come protagoniste 47 nature morte, genere che Guttuso ha praticato nell’intero arco della sua attività e che costituiscono, dalla fine degli anni Trenta, una componente essenziale della sua produzione. Le opere esposte provengono da prestigiose sedi espositive – il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Magnani Rocca, i Civici Musei di Udine, il Museo Guttuso, la Fondazione Pellin e alcune importanti collezioni private – e offrono al pubblico un’inedita prospettiva sul percorso artistico dell’artista siciliano. L’esposizione presenta dipinti degli anni Trenta e Quaranta, che testimoniano la drammatica condizione esistenziale, imposta dalla dittatura e dalla tragedia della guerra. Ad arricchire il percorso espositivo fotografie, in parte inedite, concesse dagli Archivi Guttuso, e frammenti video messi a disposizione da Rai Teche che raccontano la vita, pubblica e privata, dell’artista e le sue relazioni con importati scrittori come Moravia, Vittorini, Saba e Levi, poeti come Pasolini e Neruda, registi come De Sica e Visconti, scultori come Manzù e Moore, artisti come Picasso; rapporti che influenzeranno i suoi lavori ed ispireranno tutta la sua produzione. L’esposizione si conclude con una selezione di dipinti della fine degli anni Settanta-inizio anni Ottanta, periodo in cui la continua ricerca del reale dell’artista si accentua per dare vita a celebri dipinti che diventano metafore e allegorie del reale.
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