Il procuratore aggiunto Bernardo Petralia e il sostituto Gaetano Guardì hanno chiesto il rinvio a giudizio per dieci fra proprietari e guidatori in attività all’Ippodromo della Favorita: Giuseppe Vasile, Domenico Zanca, Vincenzo Venezia, Pietro Lazzara, Cosimo Cangialosi, Francesco Cinà, Ivan D’Agostino, Giuseppe Filippone, Francesco Baiamonte, Giuseppe Messineo.
L’accusa è di aver falsificato la documentazione sanitaria relativa al test di Coggins per accertare la presenza di anemia infettiva, obbligatorio fino al 2012.
A fronte di attestazione di test effettuati, con il bollo dell’ASP 6, non c’era alcun riscontro presso l’Istituto zooprofilattico che avrebbe dovuto eseguirli. Sia gli operatori dello Zooprofilattico che i funzionari dell’ASP erano all’oscuro di tutto e vengono ritenuti estranei alla vicenda.
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