Cronaca

Incubo varianti e l’arma della campagna vaccinale di massa

Il virus avanza e muta, e le varianti si moltiplicano, è di ieri la notizia dell’individuazione di altre sette isolate negli Stati Uniti e la variante di Napoli, che ha fatto la sua comparsa a metà dicembre e che finora è stata individuata in 13 Paesi. 

La variante inglese B.1.1.7 è la più nota e al momento sembrerebbe la più efficiente nella capacità di diffondersi, fra il 30% e il 50% maggiore rispetto a quanto faccia il virus originario po c’è la variante sudafricana N501Y e quella brasiliana P1.

Gli esperti sono unanimi nel dire che l’unica arma per arginarne è vaccinare il più possibile e nel più breve tempo possibile. E in questa direzione si muove il nuovo governo Draghi che ha messo in cima alle priorità la lotta alla pandemia e un’efficace campagna vaccinale.

Il nuovo progetto prevede che tutte le strutture pubbliche e private siano destinate alle vaccinazioni che saranno fatte anche nelle caserme e nei palazzetti, un esercito di 300mila volontari in campo per la logistica e per aumentare il personale dedicato alle somministrazioni, mezzo milione di dosi al giorno come obiettivo a partire da aprile.

Gli hub in Sicilia

In Sicilia verranno realizzati 9 grandi hub uno per provincia, quello di Palermo, realizzato in un padiglione della Fiera è quasi pronto: “Speriamo di essere operativi già domenica prossima con le vaccinazioni al padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo” dice il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Renato Costa: “Potremmo aspirare a fare diecimila vaccini al giorno ma tutto dipenderà dal numero di vaccini che saranno disponibili”.

Finora sono state consegnate 57.360 dosi di vaccino: 45.560 di Pfi- zer, ieri ne sono arrivate 4680; 9300 di AstraZeneca riservate a mondo della scuola e forze dell’ordine under 55 e solo 2500 di Moderna, un terzo del quantitativo programmato.

Ma ieri la Commissione europea ha acquistato ulteriori 150 milioni di dosi di vaccino anti-Covid da Moderna, che dovrebbero essere consegnate nel terzo e quarto trimestre dell’anno. Questo porta l’impegno di ordini confermato a 310 milioni di dosi per la consegna nel 2021. Secondo i termini dell’accordo, la Commissione europea ha la possibilità di acquistare ulteriori 150 milioni di dosi da consegnare nel 2022.

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Redazione

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