In Sicilia c’è il borgo più inquietante di tutta Italia: “l’unico abitante è un latitante mafioso” | Se la canta e se la suona da solo

Nella bellissima Sicilia, c’è un borgo che possiamo definire inquietante, considerando che l’unico abitante sarebbe un latitante della mafia.
La Sicilia ci aiuta a ricordarci in maniera costante che la nostra Italia su tutto il territorio ha moltissime bellezze imperdibili. Oltre alle grandi città che tutti conosciamo e che visitiamo anche da turisti, ci sono dei piccoli borghi e sono proprio loro i veri custodi delle bellezze italiane.
Numerosi i piccoli centri che nessuno conosce, disabitati, che in pochi hanno visitato. La Sicilia nella sua vastità è in grado di nascondere luoghi che in pochi conoscono, anche per via della vasta natura incontaminata che la contraddistingue.
Quella che è l’isola più grande d’Italia, questa volta ci insegna che c’è un piccolo borgo che ha quasi dell’inquietante, l’unico abitante che non ha ceduto a spostarsi in città, sarebbe un latitante mafioso, che qui è ormai da solo e al sicuro.
Andiamo allora alla scoperta di questo luogo che sicuramente vi lascerà senza fiato.
Sicilia e i suoi borghi nascosti
La Sicilia non è solo l’Isola più grande dell’Italia, ma anche e soprattutto quella che maggiormente è rimasta ancorata alle tradizioni di un tempo e questo ci permette di comprendere quanti luoghi misteriosi, su questo territorio, si possono alternare. Numerose le città che sono veramente molto amate sia dai siciliani che dai turisti, che soprattutto nel periodo estivo diventano il luogo perfetto per riuscire a godersi qualche giorno nel relax del mare e del sole. Le coste della Sicilia ci offrono numerosi spunti, tutti in grado di donare un panorama unico nel loro genere.
Ma è l’entroterra a mostrare l’anima più selvaggia della Sicilia. Proprio qui, dove l’uomo non sembra essere arrivato, ci si imbatte in piccoli borghi, spesso disabitati, ma dove si cela una parte importante di storia di questa terra.

Ecco il borgo così misterioso da essere quasi spaventoso
Il borgo di cui si sta parlando è Riena, nel territorio di Castronovo a pochissima distanza da Palermo. Di piccole dimensioni, la sua costruzione risale agli anni ’40 e fu concepito come un piccolissimo villaggio residenziale con i servizi pubblici essenziali. Piena faceva parte di quello che è noto come programma di colonizzazione del latifondo siciliano, aveva lo scopo di consentire ai cittadini e alle famiglie di essere vicini ai terreni coltivabili.
Nel 1950 si visse l’abbandono di questo luogo, che sembra fosse abitato solo dal latitante Totò Militello, che venne condannato all’ergastolo, ma trovò rifugio proprio in questo piccolo borgo.