I tributi sono necessari per finanziare le spese pubbliche e sono, dunque, espressione di democrazia ma, al contempo, la limitazione dell’eccessivo potere fiscale è sempre stato un giusto obiettivo perseguito in tutti i sistemi democratici.
La storia, infatti, insegna che, quando il potere di imposizione viene esercitato in modo distorto da istituzioni che, sotto l’egida di principi nobilitati da un’alta pseduo-eticità, “estraggono” rendite a beneficio delle élite dominanti, della democrazia non resta che un mero simulacro.
Progressività, tassazione dei patrimoni, imposta sulle successioni, armonizzazione europea. Come distinguere, in tempo di riforma fiscale, le proposte sinceramente democratiche, da quelle che nascondono il germe della tirannide?
Ne discuteremo alle 19 di giovedì 10 giugno a Piazzetta Bagnasco a Palermo, con il prof. Alessandro Dagnino, docente universitario di diritto tributario e managing partner dello studio legale LEXIA Avvocati.
Ingresso libero sino a esaurimento dei posti con il consueto distanziamento.
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