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Il Presidente a Corner: riflessioni sull’attualita’ e sul futuro del Calcio Catania

di redazione

Calcio Catania: Un’ora e venti minuti di gradevole e qualificato “pressing”, negli studi della fortunata trasmissione televisiva “Corner”: il Presidente ha risposto alle domande del conduttore, dei giornalisti, degli ospiti e dei tifosi, partendo dall’oggi e proiettando il Catania nel futuro prossimo ed in quello anteriore. Riepiloghiamo i passaggi principali.257 in Serie A –   La prima “schermata” grafica della puntata ha evidenziato il primato di partite nella massima serie che caratterizza la gestione Pulvirenti, con riferimento alla storia del Catania in Serie A: ad oggi, ben 257 gare. Il Presidente ha osservato: “Siamo cresciuti anno dopo anno, anche attraverso le difficoltà e soprattutto recentemente grazie ad una struttura come Torre del Grifo, fondamentale per il settore giovanile. L’ambiente è cresciuto intorno alla squadra e con una società nella quale tanti lavorano anche in silenzio e con poca visibilità: il risultato appartiene a tutta la città, non solo al club. Abbiamo sempre parlato chiaramente e siamo riusciti anche con un po’ di fortuna a realizzare i nostri programmi: così, il rapporto si è sviluppato positivamente. La nostra è una società virtuosa, l’ombra degli scandali non ci ha sfiorato”.La nostra realtà –  Una dimensione, quella odierna, raggiunta al termine di un percorso: “Nel 1993, la radiazione poi tramutata in declassamento. Nel 2013, vent’anni dopo, il Presidente del Catania in Consiglio Federale: è stato un lungo percorso – la sottolineatura – con tanti meriti da allora ad oggi. La nostra è una realtà molto apprezzata, ad esempio ho incontrato di recente Renzo Ulivieri che mi ha detto di aver parlato con Montella: il nostro ex tecnico ha affermato che a Catania è troppo facile fare bene. La nostra società mette sempre l’allenatore nelle condizioni di dare il massimo e garantisce una base tecnica molto importante”.Mister Maran ed i calciatori della prima squadra – “Abbiamo scelto Maran – ha spiegato il Presidente – perché preparato ed umile: la persona giusta. Bravo ad inserirsi, non ha stravolto nulla ma ha saputo innestare i suoi concetti. Credo che continueremo con lui. I giocatori? Non abbiamo l’esigenza di cedere nessuno. Ed abbiamo le idee chiare su quello che succederà”.Europa League e Licenza Uefa – Una domanda: l’Europa League potrebbe rivelarsi, qualora fosse centrata la qualificazione, una difficoltà? La risposta del Presidente strappa applausi: “Proviamo ad avere questa difficoltà. Lottare per questo traguardo, infatti, è bellissimo. Sia chiaro, ad ogni modo: l’anno prossimo ripartiremo con l’obiettivo salvezza”. Dove giocherebbe il Catania se si qualificasse per la prossima edizione dell’Europa League? “La licenza Uefa è accordata, al Catania, per disputare le gare interne al Friuli di Udine. Per il rinnovo, chiederemo Bologna o Modena. Si potrebbe ottenere una deroga per giocare al Massimino: occorrerebbero alcuni lavori ed accorgimenti, dal terreno di gioco alle strutture per i media, e gli ispettori dell’Uefa hanno già chiarito nel dettaglio quali interventi andrebbero effettuati”.Obiettivo Stadio – “Per chiudere il circuito virtuoso degli impianti, dopo Torre del Grifo, al Catania serve un nuovo stadio, che però è una struttura invasiva: proprio per questo la legge nazionale sugli stadi è un requisito fondamentale, in assenza della quale diventa tutto molto rischioso, si consideri il caso di Cagliari. Noi, grazie all’idea di una sinergia con il pubblico per costruire anche un Centro Direzionale per gli uffici del Comune, nell’ambito di un progetto ben definito per un’attività costante 7 giorni su 7 (mostrate suggestive immagini del disegno complessivo dell’ingegnere Stancanelli, ndr), ed avendo inoltre già cominciato a lavorare anche sul supporto finanziario necessario, siamo in vantaggio: dopo l’approvazione della disciplina normativa potremmo completare il nuovo stadio da 32-33 mila posti, con un costo di circa 70 milioni di euro riferito al solo impianto sportivo, nei successivi 2-3 anni”.Passato, presente, futuro prossimo ed anteriore: è sempre tempo di pensare al Catania.

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