Portare il dramma della dipendenza da sostanze stupefacenti in scena non è per niente facile perchè si rischia di riportare stereotipi e riproporre tutti quei pregiudizi che condannano i giovani prima ancora di sapere perchè avere deciso di imboccare quel tunnel. Per capire quali sono i motivi che trascinano ragazzi sempre più giovani verso l’abisso delle dipendenze da sostanze, alle 21 di sabato 1 marzo ci si ritroverà all’Auditorium della sede Rai di Palermo per riflettere insieme aiutati da una particolare testo teatrale come “I Ragazzi di Ballarò”, voluto dall’associazione “La casa di Giulio”, il cui debutto è stato all’Archivio storico di Palermo domenica 12 gennaio, grazie al sostegno della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Attraverso una rappresentazione teatrale emozionante e intensa si esplora il mondo delle dipendenze giovanili, delle cause e delle conseguenze dolorose che queste producono nei giovani, nelle loro famiglie e nella società.
K e M sono due giovani innamorati della vita, curiosi e con una spiccata anima artistica. La loro curiosità li spinge a provare qualcosa di nuovo che sembra aprire nuovi orizzonti di conoscenza e di piacere. Davanti ai loro occhi e nelle loro vite si apre, invece, un tunnel da cui è quasi impossibile uscire.
La performance, scritta e diretta da Alessandro Ienzi, con Flavio Zimmardi e Francesca Giordano in scena, non è ispirata a fatti di cronaca, ma è l’analisi di un fenomeno sociale che colpisce molti giovani nel mondo.
«I giovani che cadono preda delle sostanza hanno sicuramente bisogno di aiuto. Uno spettacolo teatrale non può farlo concretamente – afferma Ienzi -, ma può animare il dibattito e fare comprendere che questa vita non si cerca ma si subisce per tanti motivi, uno su tutti la solitudine dell’anima.. Per questo, dico che momenti del genere sono importanti, così come lo è raggiungere i ragazzi nelle scuole e in tutti quegli spazi che appartengono loro. Felice della partecipazione al dibattito di Alexandra Martins, sensibile alle tematiche che riguardano i minori, i nostri ragazzi più fragili».
«Ho voluto con tutte le mie forze portare lo spettacolo in Rai – spiega Roberta De Cicco, dirigente responsabile della sede Rai Sicilia – perchè, quando ho visto la prima all’Archivio storico, ho subito capito che dovevo ospitarlo in Rai. C’è anche da dire che con l’associazione, a maggio del 2024, sempre in auditorium, abbiamo organizzato un evento dedicato ai ragazzi, andato in diretta sulla nostra pagina Facebook, al quale hanno partecipato in tanti: Salvo Piparo, Francesco Zavatteri, Giampaolo Spinnato, Igor Scalisi Palminteri che ha realizzato live un murale dedicato a Giulio e Diego. Credo che di questo tema non si parlerà mai abbastanza, ma farlo attraverso il teatro forse può avvicinare anche i più giovani».
L’evento sarà introdotto da:
Don Enzo Volpe, parroco del quartiere Albergheria, e interverrà in collegamento Alexandra Martins, responsabile del programma globale per porre fine alla violenza contro i bambini – Ufficio delle Nazioni Unite, contro la droga e la criminalità.
Ogni riferimento a fatti, vicende o persone realmente esistite è puramente casuale.
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