Gela (Cl), 19 Apr. – Un imprenditore di Gela, Nunzio Cannizzo, 49 anni, morto ieri sera, ufficialmente per infarto, secondo alcuni suoi colleghi, invece, si sarebbe “suicidato, lasciandosi morire negli ultimi tre mesi, dopo che lo Stato ci ha abbandonati”.
Cannizzo faceva parte di un gruppo che ha gestito per nove anni il servizio dei rifiuti a Gela. Dopo aver subito estorsioni, denunciarono 11 mafiosi, fino a sentenza di condanna. Poi restarono senza appalti e con crediti di otto milioni non pagati.
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